Il parco commerciale muore «All’asta il marchio Semeraro»

Dopo il fallimento e l’abbandono, l’area di via Pionieri dell’Aria è nel degrado Mauro Agricola (Uil): il rilancio del colosso dell’arredo-casa sia un’occasione»



Vendita in blocco dei rami di azienda e marchio Semeraro per fallimento: prezzo base 5,3 milioni, compreso il punto vendita, chiuso da anni, a Roveredo in Piano. Offerte entro il 21 ottobre 2019 con rilancio minimo di 5 mila euro.

Nel 2016 il Tribunale di Velletri ha dichiarato il fallimento della Gsh srl, socio unico in liquidazione, ex Semeraro Holding. I giochi si riaprono in cerca di “capitani coraggiosi” pronti alla sfida di rilanciare il centro commerciale in via Pionieri dell’Aria.

«Il centro commerciale in via Pionieri dell’Aria non deve diventare una cattedrale nel deserto – dice Mauro Agricola, responsabile di Uil-Tucs –. Imprenditori coraggiosi possono invertire il declino annunciato da anni con le chiusure successive di tanti negozi: le opportunità sono quelle di aprire negozi di qualità di abbigliamento maschile e femminile. Per coprire un vuoto nel mercato a basso costo che caratterizza mercati e centri commerciali in Friuli occidentale».

Il modello ideale è targato veneto. «L’outlet di Noventa di Piave può essere un modello, fatte le dovute proporzioni – ha aggiunto Agricola –, dove la cittadella del lusso low cost, con capi firmati a prezzi abbordabili per tanti portafogli attira turisti anche dalla Cina e Arabia Saudita».

Intanto ci sono rifiuti sul perimetro del centro commerciale e saracinesche chiuse a Roveredo in Piano, dove si agita lo spettro di una crisi senza fine. «In via Pionieri dell’Aria – ha segnalato Agricola con il collega Antonio Ciancio – sono rimaste aperte soltanto le vetrine di Scarpissima e di Del Ben, in capannoni separati dal nucleo ex Semeraro-Ovvio. Il declino del centro commerciale è cominciato nel 2014 e pochi mesi fa ha traslocato Unieruo». Il colosso dell’elettronica ha aperto un punto vendita nel centro Emisfero di Fiume Veneto.

«All’Emisfero lavorano tutti i dipendenti senza licenziamenti dall’ex negozio di Roveredo in Piano – ha ricordato Ciancio –. Le garanzie non ci sono, invece, per il centro commerciale svuotato dalla crisi. I tempi lunghi di un progetto di riaperture sembrano segnati dal destino». Negozi chiusi uno dopo l’altro e anche il ristorante “Aria” ha chiuso cinque anni fa, poi è toccato al supermarket delle Cooperative. Il futuro è segnato dall’incertezza: sulla vendita all’asta dell’ex Semeraro-Ovvio.

«L’addio allo store di arredo-casa è stato il primo segnale negativo nel centro commerciale cinque anni fa – ha ricordato Agricola –. Il parco degli altri negozi ne aveva risentito». —



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