Il Pd ha votato: Giust candidata sindaco di Pordenone

PORDENONE. Daniela Giust è la candidata sindaco di Pordenone del centrosinistra. Con 121 sì su 168 aventi diritto al voto, zero no o astenuti, pari al 72,02 per cento (il quorum era 101 e a farlo superare è stato l’iscritto Renzo Polesel), l’assemblea del Pd ha detto sì alla candidata bocciando contrestualmente il ricorso alle primarie. Applauso, nella sede provinciale del Pd, all’esito del voto reso noto dalla presidente Velia Cassan, accanto, il segretario provinciale Giuliano Cescutti.
I “riformisti” – ovvero coloro che chiedevano le primarie – non sono andati a votare: c’è chi ipotizza che per questa “astensione” avranno garantito qualche posto in lista. I “veri riformisti”, ovvero i bersaniani, al voto ci sono andati e pare siano stati determinanti per il via libera a Daniela Giust, renziana di ferro, insegnante di 57 anni, iscritta al Pd da sempre e segretaria cittadina, componente dell’assemblea nazionale e consigliere comunale di Pordenone dal giugno 2015.
È figlia d’arte: il padre Bruno, operaio e sindacalista, dopo una lunga gavetta raggiunse i vertici della Democrazia cristiana e chiuse la carriera da senatore.
«La risposta è chiarissima, ora subito il tavolo di coalizione e si parte», dice Daniela Giust. Primo scoglio, il voto sulle circoscrizioni, lunedì: «È un passaggio che affrontiamo con tranquillità». Guarda oltre, alla campagna elettorale, e lancia i primi messaggi.
«Contrastiamo l’idea di una Pordenone fiacca, è giovane, viva e piena di energie da liberare». I tre pilastri programmatici: «Rigenerazione urbana, mettendo bene in pratica il piano regolatore e quello della mobilità sostenibile. Vogliamo che vivere a Pordenone sia un’ambizione alla quale tutti puntano». Secondo capitolo: «Attenzione al sociale e al welfare, attenti alla riforma sanitaria e alla salute». Terzo: «L’istruzione: crediamo che qui si giochino le politiche giovanili e il benessere dei nostri ragazzi».
Grazie a Sergio Bolzonello, che l’altra sera ha scosso l’assemblea Pd: «La sua parola era molto attesa e ha rotto ogni indugio. Un intervento forte, che abbiamo gradito con un applauso liberatorio». Dal sindaco uscente, Claudio Pedrotti, niente telefonata.
Coalizione pronta a partire. Tra i sostenitori di Giust, Giovanni Zanolin, che si impegnerà per lei e per le civiche, pur non candidandosi: «Iter travagliato, ma conclusosi bene. Davanti alle due delegazioni Pd dissi che era la persona giusta».
Marco Salvador, civico: «Ricominciamo da dove eravamo rimasti. Abbiamo perso una settimana di lavoro, ora lavoriamo su programma e campagna elettorale». Mario Bianchini, Il Fiume: «Bene, era ciò che voleva la coalizione. Ora partiamo con fiducia, subito al lavoro con entusiasmo». Orazio Cantiello, Cittadini: «Siamo convinti sin dall’inizio che sia il candidato giusto per la città».
Alvaro Cardin, Vivo Pordenone: «La conosco sin da ragazzina: ottima candidata. Ha competenze, preparazione, tanta buona volontà». Adesso, tavolo di coalizione e campagna elettorale sia.
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