Il pensiero di Tozzi per l’ex compagna trovata morta a Udine: «Abbiamo sofferto ma l’ho perdonata»

Il cantautore non commenta la morte di Serafina Scialò I due avevano vissuto una tormentata separazione
Nella foto a sinistra Serafina Scialò con Umberto Tozzi ai tempi della loro storia e, sulla destra, un primo piano giovanile di lei nell’immagine profilo della sua pagina Facebook
Nella foto a sinistra Serafina Scialò con Umberto Tozzi ai tempi della loro storia e, sulla destra, un primo piano giovanile di lei nell’immagine profilo della sua pagina Facebook

Umberto Tozzi ha appreso della morte dell’ex compagna Serafina Scialò – trovata senza vita a 63 anni nel suo appartamento di via Percoto nel pomeriggio di venerdì – mentre stava registrando il nuovo disco. Da Montecarlo, dove si trova per incidere il suo ultimo lavoro, ha fatto sapere di non voler commentare la scomparsa della donna, con la quale ha convissuto dalla fine degli anni Settanta al 1984.

Un anno prima, nel 1983, la nascita del figlio Nicola Armando, al centro di una disputa tra i due genitori dopo la tormentata separazione. «Non voglio commentare. Non intendo rilasciare interviste. L’ho perdonata per tutto il male che ha fatto a me e a nostro figlio», si è limitato a dire Tozzi, in un colloquio con il giornalista del Corriere della Sera Mario Luzzatto Fegiz.

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«Voglio solo precisare – ha aggiunto il cantautore – che non mi sono mai sposato con la Scialò. Anche se mi aveva lasciato sul lastrico io rinunciai all’azione penale: era la madre di mio figlio», ha spiegato il cantante di successi come “Gloria”, “Ti amo”, “Stella stai”, riferendosi alla querelle giudiziaria legata a questioni economiche, che hanno definitivamente incrinato i rapporti tra i due.

Nel frattempo non è ancora stata fissata la data dei funerali di Serafina: la Procura lunedì pomeriggio aveva dato il nullaosta alla sepoltura, non ritenendo necessari approfondimenti sulla morte della sessantenne. Toccherà ora ai familiari, e nella fattispecie al figlio Nicola Armando, stabilire data e luogo dei funerali.

A rinvenirne il corpo senza vita erano stati i carabinieri, allertati da una segnalazione dei colleghi dell’Educandato Uccellis, dove la donna lavorava come collaboratrice scolastica e da dove mancava dal rientro dalle festività, il 7 gennaio scorso.

Quando era stato possibile accedere all’alloggio, il personale sanitario non aveva potuto far altro che constatare il decesso che, come confermato dai successivi accertamenti, è sopraggiunta per cause naturali. I carabinieri avevano quindi informato il magistrato di turno della Procura di Udine, il pm Andrea Gondolo, che aveva autorizzato la rimozione della salma, poi trasferita nella camera mortuaria del cimitero cittadino.

Scialò e Tozzi si conobbero negli anni Settanta, all’inizio del periodo più brillante per il cantautore piemontese: La donna, originaria di Catanzaro, ispirò alcuni dei successi più importanti del cantante, duettando con lui anche in “Tre buone ragioni”, canzone pubblicata nell’album “Hurrah! ”, pubblicato nel 1984. L’anno in cui le strade di Serafina e Umberto si divisero definitivamente, al netto degli scontri a distanza e nelle aule dei tribunali.

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