Il piano anti-slot passa col bilancio
PORCIA. Minoranze sul piede di guerra, ma il bilancio di previsione passa indenne l’esame del consiglio comunale di Porcia. Il documento è stato licenziato nella seduta dell’altra sera – durata sette ore e mezza – con i soli voti positivi della maggioranza Pd-Porcia bene comune.
Contrarie le forze di opposizione, eccetto il gruppo misto-Alternativa libera di Elisa Barbuto, che si è astenuta in virtù dell’approvazione di un emendamento da lei proposto per lo stanziamento di 30 mila euro per l’acquisto di giochi inclusivi. Di fronte all’ipotesi della Barbuto di installare i giochi in via Andromeda, la maggioranza ha chiesto di non avere vincoli sul luogo dove posizionarli, essendo orientata su villa Dolfin.
Tra le novità più interessanti del bilancio, il dimezzamento della tassa rifiuti (Tari) per quegli esercizi commerciali che intendano disinstallare slot machines e simili, purché in regola con il pagamento del “balzello” per gli anni precedenti.
«Il bilancio non presenta novità, se non slogan e atti di equilibrismo algebrico per tenere in piedi i conti – è stata la bocciatura di Dorino De Crignis (FdI) al documento nel suo complesso – Sono tre anni che vediamo solo progetti, senza nessuna conclusione pratica».
«Vorremmo vedere l'amministrazione più decisa – è stato il monito di Marco Giacomini (FI) – Chiediamo opere serie e consistenti che portino miglioramenti a Porcia». Negativo anche il giudizio del “pentastellato” Fabio Veronese. «L’impressione è che ci troviamo, a distanza di un anno, a parlare delle stesse cose.
Da parte dell’amministrazione non c’è stato nessun acuto, nessuna grinta nel concretizzare un progetto che possa rimanere. Se non vi darete una mossa – è il messaggio rivolto all'esecutivo – questa legislatura passerà come acqua sotto i ponti».
Bocciato un secondo emendamento al piano finanziario presentato dal gruppo di Forza Italia, il quale mirava a far eseguire (con un investimento di 5 mila euro) uno studio per individuare sul territorio purliliese un luogo dove poter costruire, con risorse private, una casa di riposo.
La seduta si è chiusa con le dimissioni del presidente del consiglio Marina Luccon (FI), la quale ha lasciato l’incarico («Su pressanti richieste della Lega Nord e di Fratelli d’Italia») per dare spazio, come concordato a inizio mandato, a un’altra figura, sempre espressione unitaria dell'opposizione ma condivisa da tutte le forze politiche. Il nuovo presidente sarà nominato nella prossima seduta consiliare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto