Il popolo della notte in lutto per la morte del dj Marzio dance

Per il popolo della notte era “l’imperatore”. A spegnere la musica che ha scandito il ritmo dell’intera esistenza di Marzio Mungaioni, in arte “Marzio dance”, ieri mattina nella sua abitazione a Scandicci, in Toscana, è stata una leucemia che si è manifestata tre mesi fa e che non gli ha lasciato scampo.
La notizia della morte del popolare disc jockey della discoteca Tnt Kamasutra di Lugugnana di Portogruaro ha fatto il giro di tutto il Nord Est nell’arco della mattinata di ieri e sulla sua pagina Facebook dopo che il socio e l’amico di una vita Massimo Ferri l’aveva data. Si sono così accumulati centinaia di messaggi, di video e commenti da parte di quanti lo hanno conosciuto e apprezzavano le sue abilità di trascinatore, il suo innato carisma, la capacità di creare set sempre più coinvolgenti e le sue doti di vocalist.
Nato a Firenze 59 anni fa, sotto il segno dell’Ariete, “Marzio dance” viveva a Scandicci con la moglie Anna e la figlia Camilla. Aveva imboccato giovanissimo la carriera del disk jockey, cominciando a far girare i primi dischi alla fine degli anni Settanta in una discoteca di Firenze, alternando le sue esibizioni a quelle di una band che si esibiva rigorosamente live. Intuitivo, poliedrico e talentuoso capì come il disc jockey potesse fare qualcosa di più che piazzare dischi di vinile sulle piastre, ma dovesse, come diceva lui stesso, «interpretare l’umore della pista, mettere la musica giusta, intrattenere». Negli anni Ottanta fu ingaggianto dalla discoteca Valentino’s meta di migliaia di ragazzi, quindi approdò allo Xenon, dove era solito buttarsi dalla consolle in mezzo alla folla con una sorta di rito di apertura delle sue serate.
Fu proprio lo Xenon il trampolino di lancio della sua carriera per un tour che toccò quasi un centinaio di discoteche. Fino agli anni Novanta, quando divenne il dj resident del Tnt Kamasutra di Portogruaro che grazie a lui è ora famosa a livello internazionale. Molti friulani lo hanno conosciuto lì e numerosi erano i fedelissimi che lo seguivano al sabato pomeriggio attraverso le dirette radiofoniche trasmesse dagli studi cervignanesi di “radio Baccano”. Poi arrivarono anche le produzioni musicali e i progetti che realizzò collaborando con svariate labels e altri dj di tendenza.
Voce profonda, capelli lunghissimi, sorriso trascinatore, “Marzio dance” ha costruito la sua carriera sulla grande passione per la musica che cominciò con le canzoni di Frank Sinatra e di Edith Piaf per approdare ai ritmi ossessivi della techno di cui è stato interprete e mediatore.
I funerali saranno celebrati domani mattina alle 9.30 a Scandicci.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto