Il premio Scrosoppi a Damiano Fornasiere del Marinelli

I giovani sono coinvolti su tematiche d’attualità. Secondo Tullio, terzi Prazi e Frassinelli
Di Michela Zanutto

È Damiano Fornasiere del liceo scientifico Marinelli il primo classificato al premio Scrosoppi. A fare da cornice alla consegna, sabato all’istituto Volta, è stato il processo alla democrazia inscenato per l’occasione da Daniele Picierno, già insegnante del liceo Stellini, presidente onorario degli Stelliniani e dell’ Associazione Culturale San Luigi Scrosoppi, con l’aiuto di Flavio Pressacco, ex docente dell’ Università di Udine, e del magistrato Riccardo Savoia.

Il concorso Premio “Luigi Scrosoppi” di filosofia, scienza moderna e contemporanea punta a coinvolgere, sensibilizzare e valorizzare i migliori giovani delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, stimolandoli a riflettere su tematiche valoriali e attuali.

Moltissimi gli elaborati arrivati sul tema “Il problema della competizione e del conflitto, dell’io e dell’altro nella Cultura Occidentale”. Ma ad avere la meglio è il giovane Damiano Fornasiere, seguito da Emanuele Tullio del liceo classico Stellini e da un ex aequo al terzo posto fra Elio Prazi (Volta) e Marco Frassinelli (Bertoni). A presiedere la giuria del premio è stata l’insegnante Ivana Vaccaroni. Una mattinata di premiazioni aperta dagli interventi del sindaco Furio Honsell e dell’assessore provinciale all’istruzione, Beppino Govetto.

Ospiti erano anche il presidente della commissione regionale Cultura, Enzo Martines, Fausto Deganutti, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Udine e Paolo Amodio dell’associazione Giuristi Cattolici di Udine e Gorizia. Durante la conferenza di premiazione si è svolto anche il processo alla democrazia. Al pubblico ministero Picierno il compito di chiedere la condanna della democrazia poiché «ormai inadeguata e ipocritamente soggetta ai dettami del realismo politico, come i mutevoli atteggiamenti dei governi occidentali nei confronti degli attori delle crisi internazionali dimostrano, dalla Russia in Ukranina ad Assad in Siria fino a Israele e Palestina».

Per contro l’avvocato difensore Pressacco ne ha chiesto l’ assoluzione, «non solo sulla base della considerazione tratta da Churchill che “la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre”, ma anche e soprattutto sulla base della crescita e sviluppo che essa ha permesso che si realizzasse in tutti i paesi occidentali dopo il secondo conflitto mondiale. Pur essendo la democrazia in crisi nei primi anni di questo secolo perché non riesce a dare risposte adeguate ai problemi del mondo globale, come povertà, terrorismo o tensioni internazionali, essa rimane il miglior sistema di governo delle comunità umane».

Il dottor Savoia, infine, ha confermato con la sua sentenza assolutoria la democrazia, evidenziando però come essa sia necessariamente sempre perfettibile e da «non dare mai per scontata».

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