Il presidente degli agricoltori: "Gli animali ormai stanno creando troppi problemi"

Lo sfogo: «Macche bella notizia, l’arrivo di orsi, lupi e animali selvatici non tipici del nostro territorio non farà che aggravare la già precaria situazione economica di tanti agricoltori e allevatori»

PORDENONE. «Macche bella notizia, l’arrivo di orsi, lupi e animali selvatici non tipici del nostro territorio non farà che aggravare la già precaria situazione economica di tanti agricoltori e allevatori».

È un’opinione controcorrente ma non così isolata quella espressa da Erminio Barna, presidente dell’associazione degli agricoltori del Medio Tagliamento e consigliere comunale a Pinzano, il quale non festeggia la notizia del ritorno in Val Tramontina dell’orso Leo.

«Nel caso del lupo trovo improbabile che un capo arrivi qui da chissà dove e un altro lo incontri sempre per caso in Friuli risalendo dalla ex Jugoslavia – ha detto Barna –. Se qualcuno sta ripopolando le vallate con specie che ormai non fanno parte dell’ecosistema paghi i danni che gli stessi esemplari provocano.

Le cose sono cambiate nei decenni e non si può pensare che orsi e simili arrivino senza creare problemi. La Regione non indennizza neppure i milioni di euro di danni che cinghiali, caprioli e cervi stanno creando a campi e allevamenti. Per non parlare del rischio stradale».

È quindi scontro aperto tra il mondo agricolo da una parte e gli animalisti dall’altra. Come sta succedendo in Francia ma anche sui monti Lessini, nel Veronese, dove si raccolgono firme per far abbattere i branchi di lupi ormai troppo vicini ai centri abitati. Intanto su Facebook nascono i gruppi che insultano e minacciano di morte chi vorrebbe l’abbattimento degli ospiti invadenti, come Leo o Madi, l’orso “pizzicato” a maggio parcheggio dell’Ikea di Villesse.

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