Il presidente della Pro striglia le associazioni: «Tutti si impegnino»

San Vito al Tagliamento, Sandri contro i contestatori: basta con gli insulti. Dopo “Piazza in fiore” ora si apre una fase di riflessione

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. «O ci sarà la collaborazione di tutte le associazioni sanvitesi o non siamo più disposti a rimetterci la faccia, come quest’anno, quando a fronte dell’impegno abbiamo ricevuto insulti». Parole del presidente della Pro San Vito, Luigi Sandri, riferite all’organizzazione di “Piazza in fiore”, conclusa la quale si sta per aprire una fase di riflessione. Il tono di Sandri sa di ultimatum, anche se nega che nel direttivo della Pro si possa arrivare alle dimissioni.

«Ci sarà da riflettere – premette Sandri – Ovunque riconoscono che a San Vito la Pro loco è una delle prime in regione per importanza. Non facciamo sagre, abbiamo un ruolo di promozione, ma molta gente non conosce tutto ciò che c’è dietro. Non sono più disposto, e come me altri consiglieri, a sentirmi insultare dopo l’impegno profuso per “Piazza in fiore”: dev’esserci più collaborazione da parte delle associazioni».

Poca collaborazione, dunque? «Alcuni sodalizi rispondono al nostro appello e collaborano, altri no», risponde Sandri. Ed il Comune collabora? Nulla da ridire, anzi. Ne ha invece discusso il consiglio comunale: Valentina Pegorer (Pdl) aveva presentato un’interrogazione che chiedeva lumi su come contribuisce il Comune a “Piazza in fiore”.

L’amministrazione ha reso note le ore di lavoro prestate ad hoc dalla squadra manutentiva comunale: dalle 430 del 2009 si è andati scendendo, per risalire alle 337 ore nel 2013. In media, questo lavoro vale circa 5-6 mila euro ad ogni edizione.

Premettendo che «il Comune in questo modo comunque non aggiunge nulla di più di quanto già spende, visto che si tratta di lavoro normalmente retribuito dei propri dipendenti», Pegorer osserva: «Si può dire che in tempi di crisi non vanno spesi soldi. Ma il Comune ne spende in vari eventi culturali: potrebbe aiutare anche la Pro loco, per fare una manifestazione più ricca, che possa richiamare ancor più gente. Ciò significa maggior lavoro per le attività del paese».

Tra gli altri eventi c’è il concerto del Primo maggio, oggetto dell’interrogazione di Iacopo Chiaruttini (misto). In questo caso il Comune ha speso 3.700 euro di contributo all’Anmil, su una spesa totale di 9 mila euro. Considerando esiguo il pubblico all’ultima edizione, Chiaruttini ha osservato che potevano essere spesi diversamente. Ad esempio, per Piazza in fiore. Sandri aveva ribattuto: «Quella del concerto del Primo maggio è davvero una buona idea, che si può migliorare».

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