Il primario della Pediatria Bruno Sacher va in pensione
SAN DANIELE. Il 31 luglio sarà l’ultimo giorno di lavoro del dottor Bruno Sacher, storico primario di pediatria e direttore del reparto materno infantile degli ospedali di San Daniele e Tolmezzo. Nel...

SAN DANIELE. Il 31 luglio sarà l’ultimo giorno di lavoro del dottor Bruno Sacher, storico primario di pediatria e direttore del reparto materno infantile degli ospedali di San Daniele e Tolmezzo. Nel reparto dei più piccoli del Sant’Antonio il pediatra originario di Branco di Tavagnacco ha trascorso tutta la sua carriera. Classe 1950, laureatosi con il massimo di voti in medicina nel 1977 all’Università di Trieste dove ha conseguito anche la specializzazione in Pediatria, nel reparto allora diretto dal dottor Bruno Cichetti, arrivò nel 1978. Nel 2000, con il pensionamento di Cichetti, Sacher divenne il nuovo dirigente del reparto. A lui si deve l’avvio di alcune progettualità poi esportate da molti altri ospedali del nostro territorio: suo il progetto dedicato alle criticità in età pediatrica “Transmurale”, un progetto voluto per la cura delle situazioni di disabilità che richiedono un elevato carico assistenziale. «Lui – ricorda chi lo ha affiancato nei lunghi anni di lavoro – ha sempre avuto una grande sensibilità per i problemi di disabilità dei più piccoli. Assieme al compianto dottor Pietro Garlant e al dottor Ugo Cugini, ha tenuto a battesimo il progetto Orchidea dedicato alle cure dentarie ai disabili in età infantile. Fu lui – ricordano in reparto – a far partire il progetto “Ricovero sollievo” di 24 ore per i bambini affetti da gravi disabilità per sollevare i genitori. Agli inizi – ricordano ancora – prima che la sua idea prendesse piede, alcuni bimbi che seguiva li teneva a casa sua e li accudiva con la moglie Carla». Un medico con un cuore grande che, nel corso degli anni, è divenuto un punto di riferimento per l’area del Collinare. «Un medico lungimirante che ha sempre lasciato spazio alle persone e ai loro progetti – è il commento dei colleghi – che ha permesso al reparto di crescere». Con la riforma sanitaria regionale, nel 2015, Sacher ha preso le redini anche del reparto di Tolmezzo. Negli anni ha scritto a numerose pubblicazioni su riviste di riferimento per la pediatria come “Medico e bambino” e diversi libri tra i quali, il più recente “Come sta mio figlio?”. Sacher ha sempre lavorato con grande attenzione per le situazioni complesse e per la non medicalizzazione dei casi laddove l’ospedale non serve. Per dare un supporto a chi, di fronte ai malanni dei propri piccoli non sa cosa fare, ha attivato un servizio di consulenza telefonica: «Il personale medico e sanitario di pediatria – spiegano dal reparto – risponde 24 ore su 24 a chiunque abbia bisogno di informazioni». Presidente per molti anni della Società italiana di Peditatria, Sacher si è sempre contraddistinto per la grande modestia: lui stesso ama definirsi «Un pediatra che è finito a fare il primario».
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