«Il progetto Pramollo ci aiuterà a superare la crisi»
PONTEBBA. «Meglio un sì dopo che un no prima». Nella frase buttata lì da Isabella De Monte si coglie tutta la voglia di ridare slancio al proprio territorio attraverso il turismo. L’ok al progetto Pramollo forse è arrivato un po’ tardi rispetto alle attese, ma resta comunque un’iniziativa attuale. Anzi, facendolo partire in questo periodo, probabilmente potrà aiutare a superare il momento di difficoltà e a ridare fiducia ai cittadini.
Un progetto scaccia crisi. Il sindaco De Monte ne è certo. «Alcuni segnali di ripresa economica, a livello nazionale, ci sono - assicura - e mettendo insieme la partenza dello sviluppo di Pramollo con questi segnali, ritengo che il tempismo per il via libera al progetto sia quello giusto».
Del resto, come darle torto, visto che saranno avviati lavori per 82 milioni di euro, grazie agli sforzi compiuti da Regione Fvg, Land Carinzia e privati. Un progetto di collegamento tra Pontebba e Pramollo che si porta dietro tutta una serie di elementi di sviluppo del fondovalle, con il recupero dei beni dismessi, con la realizzazione di 600 nuovi posti letto (300 dei quali dovranno essere pronti al momento dell’apertura della cabinovia, già fissata per la fine del 2016), con la nascita di servizi per i turisti.
«L’ok della giunta regionale - precisa De Monte - non va visto come una vittoria solamente di Pontebba, ma di tutto l’Alto Friuli. Si tratta dell’occasione di sviluppo che stavamo aspettando dopo l’alluvione del 2003. Adesso dobbiamo ragionare in termini di integrazione con i poli Promotur come previsto nel progetto preliminare dell’opera, soprattutto da un punto di vista strategico e promozionale». Ci saranno uno skipass unico “Alpe Adria” e un servizio di skibus gratuito tra Pontebba e i poli sciistici Fvg.
Pontebba ancora non ci crede. Ora che l’ok al progetto è arrivato, si attende l’apertura del cantiere prima di lasciarsi andare a facili entusiasmi. «E’ comprensibile non ci sia grande euforia tra le gante - continua De Monte - anche perché per molto tempo è stata disillusa. Devo dire che anche noi amministratori siamo ancora un po’ increduli. Siamo di fronte a una decisione talmente eclatante per il nostro territorio che ancora stentiamo a crederci».
Per scaldare gli animi, nei prossimi giorni, sarà organizzata una grande festa di popolo, in occasione dei festeggiamenti del “Settembre pontebbano”.
Un cammino tortuoso. La storia del progetto Pramollo occupa le pagine della cronaca regionale da almeno 20 anni e i colpi di scena non sono mai mancati. A cominciare dal superamento della soluzione Studena Bassa per la partenza della cabinovia, per arrivare, nel 2006, al dietrofront della Hypobank, con l’improvvisa venuta meno di un partner da 20 milioni di euro. Poi la nomina della giunta Illy e il tentativo di un primo “project financing”, naufragato però nel gennaio 2008.
Tocca allora alla giunta Tondo riproporre la formula del “project financing”, che porta al coinvolgimento di Doppelmayr Italia. Sembra la volta buona, il Comune di Pontebba si dà un gran da fare per dimostrare la bontà del progetto, ma alla fine Tondo sceglie di non decidere, e la delibera per la pubblica utilità dell’opera passa nelle mani della giunta Serracchiani. Forse, come hanno sottolineato i giornali carinziani, ci voleva una donna per dare il via libera al progetto.
Gli imprenditori ci sperano. Vittorio Di Marco ha investito a Pontebba, dove porta avanti la Diemme Legno. Per lui Pramollo costituisce un’opportunità di sviluppo unica: «Abbiamo bisogno che questo progetto venga condiviso da tutta la vallata: solo così potremo dare una svolta decisiva al nostro territorio. Ciò che già esiste a Nassfeld dovrà costituire un volano per farci diventare un polo di attrazione turistica a livello internazionale». Di Marco è convinto che l’avvio del progetto costituirà un’iniezione di fiducia anche per gli imprenditori locali, dando impulso all’economia della vallata.
Il sostegno dei social network. Insieme a Dario Baron, Maurizio Narcisi, gestisce il gruppo Facebook “Pramollo e non mollo”. Da queste pagine, per mesi, si è cercato di rimarcare la bontà del progetto transfrontaliero, e oggi la soddisfazione è grande: «Finalmente Pontebba può portare avanti l’aspirazione turistica tanto inseguita in questi anni», commenta Narcisi.
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