Il punto nascita cambierà sede Parti in calo: pesa la pandemia
Come il resto d’Italia, Udine e il Friuli vivono una fase storica caratterizzata dal forte decremento della natalità. Meno certezze, meno bebè. L’anno scorso sono stati 1.455 i parti (e 1.484 i nati, considerando i parti gemellari) all’ospedale Santa Maria della Misericordia, 43 in meno rispetto al 2020. «E la pandemia ha accentuato il calo delle nascite», riflette Lorenza Driul, direttrice della clinica ostetrica e ginecologica del nosocomio udinese. Difficile invertire la rotta: non dipende tanto dalla sanità, quanto dal sistema del welfare, purtroppo attardato in Italia rispetto a molti altri paesi europei. Quel che la sanità pubblica può fare è mettere le donne nelle condizioni di approcciarsi al meglio al parto, con percorsi che le scortino addirittura nei mesi precedenti al concepimento. L’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale sta investendo in questo senso: nel 2022 sarà attivato un laboratorio pre-concezionale, già sperimentato con successo per i casi a rischio. E sarà, con tutta probabilità, l’anno del trasferimento dell’intera struttura dell’ostetricia nel rinnovato padiglione Petracco, che consentirà un vero e proprio salto di qualità nelle dotazioni a disposizione.
l’andamento dei parti
L’anno che si è da poco concluso ha portato a una flessione del numero dei parti a Udine. Numero che si è comunque mantenuto ai livelli prepandemici, considerato che nel 2019 erano stati 1.437 i lieti eventi gestiti dalle ostetriche dell’ospedale del capoluogo. Secondo l’analisi di Driul la flessione evidenziata nel periodo di gennaio e quella registrata tra giugno e luglio potrebbe avere una spiegazione nel calo dei concepimenti nel periodo del lockdown del 2020 e, nel secondo caso, nella fase in cui il Friuli Venezia Giulia era sottoposto alle restrizioni dettate dal regime di zona rossa. Nel 2021 i parti prima del termine sono stati 101; il 40,4 per cento con travaglio spontaneo, il 49,1 con travaglio indotto e, complessivamente, il 62,1 per cento dei parti sono stati spontanei. Dall’inizio dell’emergenza pandemica il reparto si è dotato di spazi riservati alle future mamme che devono fare i conti con la positività al Covid: sono dodici i posti letto a disposizione ricavati nel reparto di ostetricia.
si sposta il punto nascita
Il nuovo anno porterà in dote il trasferimento del reparto di Ostetricia dal padiglione 6 al padiglione 7. È qui dunque che sarà spostato anche il Punto nascita, con tre nuove sale parto di ultima generazione, dotate di vasche e un’area per il parto fisiologico. In questa maniera l’azienda punta a concentrare nella palazzina intitolata a Petracco l’intera filiera neonatologica, a partire dal Pronto soccorso pediatrico, che sarà trasferito dal primo piano al pianterreno, con un significativo potenziamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche a disposizione. Come confermato dalla struttura tecnica dell’Asu Fc, diretta dall’ingegnere Ermes Greatti, si sono conclusi nelle scorse settimane i lavori da 5.746.395 euro che hanno permesso di recuperare il padiglione Petracco, seriamente danneggiato da un incendio: al momento risultano concluse le attività finalizzate al collaudo tecnico amministrativo ed è in fase di emissione il relativo certificato. Questione di mesi, se non di settimane, per l’avvio dei traslochi.
prima dei parti
Nelle prossime settimane la struttura operativa complessa di ostetricia e ginecologia attiverà il citato laboratorio pre-concezionale. «L’obiettivo – spiega la direttrice Driul – è cercare di favorire un percorso di gravidanza che possa avvenire nelle migliori condizioni psicofisiche possibili: è dunque importante consentire alle donne che hanno deciso di mettere al mondo un figlio di prepararsi al meglio a tale fase, rendendole consapevoli fin da prima del concepimento». Da qui l’idea di una struttura, coordinata da un’ostetrica, che consenta di informare e guidare le donne in età fertile a basso rischio, fornendo nozioni su attività fisica, alimentazione, monitorando lo stato di salute, promuovendo sani stili di vita e informare su comportamenti da adottare in gravidanza. Un vero e proprio punto di riferimento che nascerà sulla scia di quello già attivato per seguire le pazienti con gravidanze a rischio già in partenza. —
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