Il quadro era un falso: collezionista truffato

Un udinese appassionato d’arte ci ha rimesso 2 mila euro. Si era aggiudicato all’asta un dipinto di Ernesto Treccani

UDINE. Per circa duemila euro si era aggiudicato all’asta (on line) un ritratto di donna di Ernesto Treccani (1920-2009). Un affare, considerando i prezzi ai quali vengono mediamente battute le opere del pittore milanese, peccato solo che quel quadro il figlio del senatore Giovanni Treccani degli Alfieri (fondatore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana) non lo avesse mai dipinto.

Sono stati i carabinieri, su disposizione dei colleghi del Nucleo di Tutela del patrimonio culturale (Tpc) di Palermo, a togliere nelle scorse settimane il sorriso a un collezionista d’arte residente in provincia di Udine, prima di procedere con il sequestro del quadro, di medie dimensioni. «Nessuna azione a carico dell’acquirente - spiega il maggiore Luigi Mancuso, comandante del Nucleo Tpc siciliano -, nel procedere con l’acquisto era in buona fede».

Una truffa partita dall’isola ma, sfruttando i tentacoli della rete, capace di raggiungere tutta l’Italia, come conferma il numero dei quadri sequestrati: cinque fino ad ora (ma le indagini, coordinate dalla Procura di Marsala, sono ancora in corso), venduti a ignari acquirenti delle province di Foggia, Palermo, Roma, Napoli e, appunto, Udine.

Per il momento sono sei le persone denunciate (per i reati di contraffazione di opere d’arte e ricettazione), tutte residenti tra Marsala e Ferrara: falsificavano dipinti attribuiti agli artisti Alberto Sughi ed Ernesto Treccani e le immettevano sul mercato attraverso siti web di aste on line, presentando false attestazioni di autenticità sulle opere vendute.

Portali di e-commerce ai quali gli indagati accedevano mediante account fittizi, creati con generalità fornite da prestanome. Con le stesse modalità venivano attivate le schede telefoniche per tenere i contatti con i clienti. «Qui siamo nel campo del falso per imitazione di stile - prosegue il maggiore Mancuso -, nel senso che l’autore non ha mai realizzato quel quadro, ma ha realizzato dei quadri simili: parliamo di un volto femminile relativamente all’opera sequestrata in provincia di Udine, con tanto di firma falsa di Treccani.

Una truffa ideata con abilità, che coinvolge falsari professionisti e che punta non solo sulla qualità del falso, ma anche sulla quantità, su opere cioè facilmente vendibili in quanto di autori importanti, seppur non conosciutissimi ai più, e a prezzi molto buoni ma non “impossibili”, in modo tale da non insospettire i potenziali acquirenti. Andiamo mediamente dai mille ai 5 mila euro».
 

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