«Il quartiere è invivibile»: cittadini contro i militari

Sacile, caso caserma Slataper. Sale la protesta nelle vie Isonzo, Piave e Montegrappa: sotto accusa il traffico. Lettera al sindaco: «Regole non rispettate, pericoli per tutti: intervenga subito»

SACILE. È guerra aperta, a Sacile, contro i militari del 7° Reggimento trasmissioni. A scendere in campo un gruppo di residenti nelle vie Isonzo, Piave e Montegrappa poste in prossimità della caserma Slataper, i quali lamentano la pericolosità e l’invivibilità della zona dovuta al transito veicolare da e per la struttura militare.

Malumore diffuso. Il malumore è diffuso. I residenti lo hanno segnalato al sindaco, al comandante dell’unità militare e al comandante della polizia municipale sacilese, evidenziando la pericolosità della situazione viaria nella zona comprendente le tre strade.

«Si fa presente che i mezzi militari circolano numerosi e con andatura veloce» si lamentano i cittadini, osservando che il problema principale «riguarda i veicoli privati del personale militare». E aggiungono: «Si verificano momenti di massima intensità in cui le strade raggiungono livelli di traffico da “città metropolitana».

Limiti disattesi. Tra il lunedì e il venerdì nella fascia oraria compresa tra le 7.30 e le 8 (ingresso in caserma) e, nel pomeriggio, a partire dalle 16.30 circa (termine del servizio), si constata che «tutti corrono oltre il limite di velocità idoneo alla tipologia della strada, nessuno rispetta la segnaletica e il codice della strada, soprattutto c’è un rispetto pari a zero nei confronti dei cittadini che si trovano a transitare e a vivere nella zona».

I cittadini che hanno sottoscritto la segnalazione pongono l’accento su un fatto: chi deve muoversi nella fasce orarie “incriminate” deve prestare molta attenzione, perché spesso negli incroci non vengono rispettate le precedenze, le piste ciclopedonali diventano parte integrante della carreggiata e non più zone sicure per pedoni e ciclisti, e gli attraversamenti pedonali non vengono considerati.

Le ripercussioni. I cittadini sono al limite. Si sottolinea nella nella lettera: «Tali comportamenti hanno avuto ripercussioni sui residenti tali da provocare il condizionamento delle proprie esigenze e abitudini di vita, con l’aumento ingiustificato della pericolosità delle strade del quartiere. Oltretutto, dopo la variazione del senso di marcia di vicolo Dal Fabbro, la situazione è peggiorata per le uniche vie di uscita (Piave e Isonzo), strade private e non dimensionate per sostenere un’elevata viabilità».

I residenti sono convinti che la sicurezza e la pacifica convivenza possano coesistere solo con la collaborazione di tutti. «Sono anche convinti – è la conclusione – che debba essere presente anche la guida e il controllo degli organi preposti».

Le richieste. Cosa chiedono i residenti delle vie Isonzo, Piave e Montegrappa? Al sindaco Ceraolo, che prenda atto della problematica e disponga gli interventi di sua competenza; al comandante del 7° Reggimento trasmissioni, che inviti il personale al rispetto del codice della strada e alla moderazione nella guida dei mezzi di trasporto; al comandante della polizia municipale che, dopo una verifica personale in zona, si attivi per una maggiore vigilanza lungo le strade interessate dai problemi sagnalati.

I residenti credono che, con l’osservanza delle norme, possa anche crescere il reciproco rispetto fra quanti vivono in zona e quanti lavorano in una struttura militare inserita, purtroppo, in un ambito residenziale densamente popolato.

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