Il questore di Gorizia chiude per sette giorni il locale “Le Bistrò”

«Chiuso per ferie sino al 14 marzo 2024», recita il cartello scritto velocemente con il pennarello e appiccicato alla porta d’ingresso del locale. Sarà anche così, nel senso che i proprietari avranno approfittato per tirare un po’ il fiato e farsi una vacanza, ma si tratta di ferie “forzate”, non sicuramente deliberate né programmate.
Il motivo è presto spiegato. Ed è contenuto in un breve comunicato della Questura di Gorizia. «È stato notificato nella tarda mattinata del 7 marzo - si legge nella nota - il provvedimento amministrativo con il quale il questore di Gorizia Luigi Di Ruscio ha disposto la sospensione della licenza, per sette giorni, del bar “Le Bistrò” di via Crispi».
Un locale, aggiungiamo noi, piuttosto frequentato nell’arco della giornata e ospitato negli spazi dove, un tempo, c’era un fornitissimo negozio di elettrodomestici e di televisori.
Perché tale provvedimento? La misura, spiega la Polizia di stato, è stata applicata poiché il locale è stato, anche recentemente, teatro di una lite, nella quale erano coinvolte persone con pregiudizi di polizia, che aveva turbato la tranquillità pubblica».
Va anche detto (e ciò viene sottolineato dalla Questura) che, già nel 2019, il medesimo esercizio pubblico era stato oggetto di un analogo provvedimento.
«L’azione amministrativa - spiega il questore Di Ruscio - è finalizzata ad impedire, attraverso la chiusura temporanea dell’esercizio, il protrarsi di una situazione di potenziale pericolosità per “l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini” e, quindi, in chiave preventiva, di evitare la reiterazione di medesime condotte al momento della ripresa dell’attività».
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