Il racconto dei pellegrini: che emozione con il Papa
ARZENE. Sono rientrati ieri dal Brasile William e Rosanna Bertoia, i due mosaicisti arzenesi che insieme alla figlia Tiziana e al genero Daniele mercoledì hanno potuto trovarsi a fianco di Papa Francesco al santuario Nossa Senhora da Conceiçao Aparecida di San Paolo, dove il pontefice ha celebrato la messa. Nella chiesa, che è il più grande santuario mariano del mondo, i Bertoia con la loro ditta Friul mosaic stanno realizzando il mosaico della cupola.
Recatisi in Sudamerica per delle prove sui materiali domenica, hanno portato con loro Giovanni e Anna, coniugi di San Vito al Tagliamento originari dell’Argentina che proprio l’allora prete Jorge Mario Bergoglio unì in matrimonio e fece scappare dalla dittatura militare negli anni Settanta.
Per questo il gruppo arzenese ha potuto vedere in prima persona il toccante abbraccio che Francesco ha dato ai vecchi amici non appena li ha riconosciuti tra la folla della cattedrale. «Un momento davvero emozionante, tra i più belli della mia vita – ha dichiarato Rosanna, che era al loro fianco –: questo Papa è ancora più dolce di come lo vediamo in tv. Anche io sono riuscita ad abbracciarlo e a baciarlo».
Nei sei giorni in Brasile i Bertoia hanno compiuto dei test sui materiali collanti del mosaico di 2 mila metri quadri che inizieranno a collocare dal prossimo autunno. Il soggetto è una grande albero con elementi allegorici e volatili che richiama l’unità tra gli Stati del Brasile.
«Il cardinale Raymundo Damasceno Assis, il vescovo Josè Darci e tutti i loro collaboratori ci hanno fatto sentire davvero a casa – ha aggiunto William –, aiutandoci in tutto: nella calca, mentre il Papa salutava i nostri amici, qualcuno ha preso il mio zaino con i documenti, che poi però mi è stato riportato integro. Il pontefice è disponibile come un parroco di paese, ma è diretto nell’affrontare i problemi».
Ora è tempo di pensare al mosaico, i cui lavori preparatori il Papa ha potuto osservare durante la visita. Francesco ha promesso di tornare nel 2017, quando si celebrerà il 300° anniversario dell'apparizione mariana. «In quella occasione – ha concluso William Bertoia – potrà ammirare l’opera finita: sarà composta da 12 milioni di tessere che da San Martino, sede della nostra azienda, a partire dal prossimo ottobre saranno trasferite laggiù».
Intanto a Rio de Janeiro la Giornata mondiale della gioventù è entrata nel vivo. Il gruppo di giovani diocesani, guidato dal vescovo monsignor Giovanni Pellegrini e don Ivano assistente della pastorale giovanile, è stato anche intervistato sulla spiaggia di Copacabana da Sat 2000.
»L’entusiasmo è dilagante e contagioso. Il carattere dell’America latina è evidente. Ma non limitiamo la Gmg all’allegria dei volti dei brasiliani e dei giovani qui radunati – ha detto il vescovo –. La profondità, la spiritualità e la centralità di Cristo sono una certezza altrettanto presente».
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