Il record di Sunsplash:160 mila per il reggae

Migliaia di sguardi rivolti verso la fortezza di Osoppo per salutare l’edizione numero 15 del Sunsplash, il festival reggae che quest’anno ha registrato 160 mila presenze. Filippo Giunta e il suo staff danno appuntamento per febbraio, quando il Rototom organizzerà una tre giorni in Giamaica, e per il luglio 2009 con il sedicesimo Rototom Sunsplash. Dove? Giunta non lo dice, sebbene ringrazi Osoppo per la calorosa ospitalità.
OSOPPO.
Migliaia di sguardi rivolti all’insù, verso il colle della Fortezza di Osoppo, si sono fatti felicemente accarezzare dalla miriade di colori esplosi in cielo per salutare l’edizione numero 15 del Sunsplash, il festival reggae che quest’anno ha festeggiato a Osoppo i suoi 15 anni circondato da ben 160 mila amici.


Uno spettacolo di fuochi d’artificio ha dipinto l’iride già lucida di quanti, in pochi minuti, hanno ripercorso con emozione ognuno il proprio Sunsplash. Un sogno di pace andato in scena dentro i confini del parco del Rivellino di Osoppo, ospite discreto di centinaia di artisti, di altrettante persone dello staff e naturalmente di migliaia di visitatori.


Centosessantamila, come detto, provenienti da 120 paesi diversi. «Siete stati straordinari», ha urlato alla folla Filippo Giunta, presidente del Rototom, che sabato ha finalmente abbandonato timidezza e discrezione per salire sul palco e rivolgersi direttamente ai
suoi ospiti. «Straordinari per la vostra capacità di convivere senza bisogno di leggi o divieti, persone capaci di vivere senza sforzo in armonia multiculturale, multietnica e pacifica. Un altro mondo è possibile - ha proseguito -. Noi siamo già un altro mondo. Approfittate di queste ultime ore per conoscervi, parlare e condividere questo momento. E quando tornerete a casa, ciascuno nel proprio paese, contaminate il mondo con questa idea».


Una irrefrenabile Lady Show ha conquistato il pubblico con un live energico, condito di rimandi hip hop e di una carica sensuale da far invidia alle giovincelle, mentre
Tosh meets Marley
, il progetto che raduna svariati veterani, ha accontentato i nostalgici dei due big riproponendo alcuni dei loro più grandi successi e così come chi la scena reggae non la segue da un po’...


Poi il gran finale. Sul palco, spentosi in cielo l’ultimo fuoco, è salito l’africano Alpha Blondie, che ha dato via al suo live set proponendo alla folla, radunata sotto il main stage ormai solo per lui, una delle sue hit più conosciute:
Jerusalem
. Nel frattempo il backstage, che in questi giorni ha lavorato senza sosta, si è finalmente concesso un lungo respiro, lo staff uno scambio di sguardi tanto silenziosi quanto significativi, il presidente una risata squillante, in fuga dall’assalto gioioso dei suoi collaboratori.


Con Alpha Blondie la festa si è compiuta. Davanti e dietro al palco, correndo con la memoria dietro a una
valanga
di emozioni raccolte come un prezioso tesoro durante questi dieci giorni.

Il sogno è finito. Ma tornerà. Lo promettono Filippo e il suo staff con ben due appuntamenti. Il primo è fissato per febbraio, quando il Rototom organizzerà una tre giorni in Giamaica a conclusione del mese dedicato al reggae.


Il secondo per il luglio 2009, dal 2 all’11, con il sedicesimo Rototom Sunsplash. Dove? Filippo (volutamente) non lo dice, sebbene ringrazi Osoppo per la calorosa ospitalità. Nulla vieta tuttavia di sperare che in futuro sia ancora una volta il colle della Fortezza a vegliare sul festival, Osoppo a ospitarlo, i suoi cittadini a mischiarsi con il mondo, che per dieci giorni all’anno risiede proprio qui.


Maura Delle Case

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