Il ritorno dei pasticceri due nuove attività nel centro della città

Gorizia sempre più dolce. Da ottobre a oggi sono ben due le nuove pasticcerie che allietano i palati dei residenti. Uno sbocciare di punti vendita che, se da un lato viene a innestarsi in un contesto dove ben radicate sono alcune realtà “storiche” del settore (vuoi per la loro fama, vuoi per la longevità della loro attività), dall’altro lato ben si concilia con le recenti e numerose aperture di locali che costellano il centro cittadino. La stucchevole passeggiata che ci ha condotti da un capo all’altro della città ha dimostrato che, in barba alle mode salutiste e al periodo di crisi, una brioche o una fetta di torta hanno sempre il loro perché. E che, quindi, un numero crescente di pasticcerie può essere positivo tanto per alimentare la competizione e “costringere” a sviluppare sempre nuove idee, quanto per i clienti che troveranno finalmente soddisfatta la propria golosità anche in caso di intolleranze o richieste particolari.
«In qualche modo ci siamo ritagliati una nicchia nel mercato sanando un buco esistente» dichiara Federico De Luca, titolare de “L'oca golosa” assieme alla sorella Valentina e a Francesco Pizzigallo. «Con i nostri prodotti realizzati sempre con materie prime fresche e per lo più a chilometro zero, cerchiamo di soddisfare le esigenze dei vegani e a giorni otterremo la certificazione per prodotti adatti ai celiaci». Complice la giovane età dei titolari, la pasticceria di Corso Italia ha attivato anche un marketing molto aggressivo puntando su una seguitissima pagina facebook da cui è possibile inoltrare suggerimenti e partecipare a giochi a premi.
Un target senza dubbio diverso è quello che si rivolge alla pasticceria Centrale, che ha dalla sua parte la posizione strategica, la presenza del bar e la produzione di pane. Eppure, secondo la giovane Giulia Visintin (terza generazione dei titolari) troppe sono le pasticcerie per una città come Gorizia: «Noi abbiamo dei progetti di ampliamento dei nostri locali, ma a parte questo puntiamo soprattutto sulla produzione di dolci tipici, che possono attrarre i turisti, e su quelli stagionali come le colombe e i panettoni.»
Appena venerdì scorso ha inaugurato poi un nuovo paradiso dei golosi, dove i gelati della Girandola si sposano ai dolci della pasticceria Mosaico di Aquileia. «L’idea è nata dal proprietario della gelateria e per me aderire è stato come rispondere a una richiesta del mercato dato che molti goriziani si spingevano fino ad Aquileia per i nostri prodotti» dichiara Piero Zerbin, titolare de il Mosaico. «Non si tratta di un semplice punto vendita, limitato alla fornitura dei dolci, ma anche di un controllo sul servizio e la qualità di ciò che viene offerto, con un occhio di riguardo verso le nostre eccellenze: la crostata di mascarpone e lamponi e la bavarese di mandorle, richiesta anche come torta nuziale. Il confronto con le pasticcerie storiche? Non può che essere positivo: dove c’è un monopolio nessuno cresce, così invece si è stimolati a fare sempre meglio.» Fare del proprio meglio è anche la filosofia di Eddo Cidin, che ricorda come anche ai momenti del suo trasferimento da Cormons a Gorizia fosse un novellino fra colossi storici come le pasticcerie Bisiach e Al duomo. «Cerchiamo di lavorare bene e di seguire la corrente. Dalla nostra, abbiamo il fatto che non chiudiamo mai: siamo qui sette giorni su sette e in tanti anni di attività non ho mai fatto un giorno di ferie. Senza dubbio è un lavoro di sacrificio, dove la soddisfazione non viene dal guadagno ma dalla risposta dei clienti.»
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