Il ritorno in spiaggia senza restrizioni: addio ai distanziamenti per ombrelloni e lettini
Le linee guida del ministero della Salute: si torna (quasi) ai tempi pre-Covid, più libertà anche in bar, ristoranti e discoteche
UDINE. Un’estate “normale”, come ai tempi pre-Covid, senza più restrizioni o almeno con l’eliminazione della maggior parte di esse. La stagione estiva che in Friuli Venezia Giulia verrà inaugurata ufficialmente domenica (primo maggio) a Grado e quella successiva a Lignano (dove però le spiagge saranno allestite e a disposizione dei turisti già da sabato 30 aprile) sarà, infatti, la prima del ritorno alla (quasi) normalità dopo il biennio del Covid.
Le linee guida emanate dal ministero della Salute, nel dettaglio, cancellano la quasi totalità dei vincoli imposti ai gestori degli stabilimenti balneari e delle attività a essi correlate (dai chioschi ai ristoranti) con quelli che, fino alla scorsa stagione, erano obblighi trasformati adesso in semplici raccomandazioni. «La stagione che si aprirà a breve – ha commentato l’assessore al Turismo Sergio Bini (nella foto in alto a sinistra) – sarà ancora, inevitabilmente, caratterizzata da una ridotta mobilità internazionale. Detto questo, i primi numeri sono altamente positivi se pensiamo a come, quanto a prenotazioni degli ombrelloni, Lignano e Grado registrino dati da sold out nei mesi centrali e a come arriviamo dal periodo pasquale dove se non c’è stato il tutto esaurito, in regione, ci siamo andati davvero molto vicini. Rispetto ad altri territori, inoltre, abbiamo il vantaggio di presentare pacchetti vacanze a costi inferiori e, pertanto, l’auspicio è che anche questo aspetto stimoli presenze e prenotazioni, specialmente in un periodo particolarmente delicato, a livello di spese familiari, come l’attuale».
Cominciando dalle novità legate alle spiagge, vale la pena di sottolineare come, rispetto agli ultimi due anni, dal fine settimana, decadrà l’obbligo di distanziamento delle postazioni composte da ombrelloni e lettini, che nel recente passato dovevano rispettare un’area di almeno dieci metri quadrati. Si tornerà all’antico, dunque, con il passaggio alla distanza minima di 2,5 metri tra un ombrellone e l’altro sulla stessa fila e di tre metri tra una fila e l’altra.
Ancora più vicini (in questo caso si scende a un metro) potranno essere sedie a sdraio e lettini nei settori senza ombrelloni come quelli delle spiagge libere oppure posizionati nelle vicinanze del mare. Il famoso metro di distanza interpersonale, poi, non andrà più garantito, tuttavia ai gestori degli stabilimenti balneari resterà l’obbligo di disinfettare le attrezzature (come ombrelloni e sdraio) a ogni cambio utenza e, comunque, sempre a fine giornata, così come andrà garantita una frequente igienizzazione della aree comuni (ad esempio bagni e docce), ma non ci sarà più il vincolo di mantenere per 14 giorni l’elenco delle presenze in ossequio alle procedure di contact tracing.
Le nuove linee guida emanate da Roberto Speranza, andando oltre, garantiranno anche il via libera a tutti gli sport in spiaggia (dai racchettoni ai tamburelli passando per l’acquagym e il beach volley) e alle danze di gruppo – ovviamente senza mascherina –, al pari dei giochi di carte sia negli stabilimenti sia nei circoli privati. Novità consistenti, proseguendo, ci saranno anche per chioschi, bar e ristoranti.
Non soltanto, infatti, si potrà consumare senza patemi al bancone e in piedi – al netto di eventuali ordinanze locali anti-assembramento da parte dei sindaci o dei presidenti di Regione –, ma scomparirà pure il metro di distanza da mantenere obbligatoriamente nei tavoli dei ristoranti all’esterno (ma non all’interno), così come la capienza massima nelle discoteche e nei locali notturni. Nulla osta, infine, al ritorno dei buffet liberi in alberghi e ristoranti come nelle cerimonie.
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