Il saluto dei bambini ai militari in partenza

REMANZACCO. «Viva l’esercito e viva l’Italia». L’urlo, risuonato da un capo all’altro del piazzale d’onore alla caserma Severino Lesa davanti ai reparti del Reggimento logistico “Pozzuolo del Friuli” in partenza per l’area meridionale del Libano, è arrivato da un bambino. Indossava il basco e il fazzoletto blu, i colori dell’Onu, come tanti bimbi, orgogliosi dei propri padri e delle proprie madri in partenza per l’operazione Leonte XXI, cui il colonnello Alessandro Tassi ha affidato il compito di “oratori ufficiali” alla cerimonia organizzata per il saluto ai militari in partenza.
«Da mesi il personale si addestra per questa missione» ha commentato a margine dell’incontro cui ha voluto dare un taglio intimo, amichevole, nonostante la folla che si è radunata sul piazzale con i militari, le autorità civili e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche d’Arma con i gonfaloni.
«Desideravo una cerimonia diversa, rivolta alle famiglie – è stato il suo esordio –, perché è per il bene delle famiglie che lavoriamo in Italia ed è sempre per le famiglie, specie per quelle meno fortunate, che ci impegniamo all’estero».
Poi il microfono è passato a quel gruppo di bambini che portavano i colori dell’Onu, giunti a salutare i loro genitori e il loro impegno a mantenere la pace in Libano. Non un compito nuovo per il Reggimento che, in passato, è stato impiegato di teatri operativi all’estero per fornire il sostegno logistico delle Brigate: nel 2001 in Kosovo nell’ambito dell’operazione “Joint guardian”, nel 2004 sempre in Kosovo con “Decisive Endeavour”, nel 2005-2006 in Iraq per “Antica Babilonia” e nel 2008 ancora in Kosovo con “Joint enterprise”.
Ha inoltre fornito moduli elementari della logistica di aderenza in Bosnia-Erzegovina, Afghanistan, Libano, Macedonia, Ciad e molteplici assetti alle operazioni di concorso alle forze operative di pubblica sicurezza, come “Domino”. Risale al 2010-2011 l’operazione Leonte IX in Libano, epoca in cui il Reggimento ha fornito anche assetti all’operazione “Strade sicure”.
Il Reggimento, al comando del colonnello Alessandro Tassi, costituirà l’unità logistica denominata “Combat service support Battalion” che fornirà il necessario supporto logistico al Comando del settore Ovest di Unifil (United nation interim force in Lebanon). Circa 150 fra ufficiali, sottufficiali e graduati che saranno acquartierati nella caserma Millevoi di Shama nell’area di interposizione fra il fiume Litani e la Blue line con un mandato: garantire il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite.
Sul piazzale d’onore, ieri, si sono schierati il Comando del Css Bn, la Compagnia trasporti, la Compagnia rifornimenti e la Compagnia mantenimento, infine la Compagnia supporto accanto a una rappresentanza del personale che resta in sede. Presenti in tribuna anche il maggiore generale della riserva Luigi Pastore, che ha comandato il reggimento fra il 2000 e il 2003, e il generale Renato Biancamano, al comando fino al 2006.
Accorato l’intervento del sindaco di Remanzacco Daniela Briz «La vostra è una realtà che vuole aprirsi all’esterno» ha commentato rivolgendosi ai militari della Lesa che con le loro famiglie ha portato nuova linfa alla comunità di Remanzacco la quale ne va giustamente orgogliosa. «Incarnate un esercito moderno – ha osservato –, fatto di uomini e donne che in questo frangente si apprestano a raggiungere il Libano per testimoniare la capacità degli italiani di essere soldati e, nel contempo, operatori di pace su un territorio caratterizzato da una grande instabilità».
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