Il segreto dei furti senza scasso: i ladri usano la “chiave magica”

L’anno scorso ci sono stati meno furti in città (384 contro i 529 del 2017, fonte questura, anche se il dato del 2018 non è ancora consolidato, nel senso che potrebbe mancare qualche caso), ma comunque gli udinesi che si ritrovano con l’appartamento ripulito sono sempre numerosi. Nelle ultime settimane sono stati messi a segno o tentati colpi in viale Cadore, viale da Vinci, via Villalta, via Marangoni, via Caccia, via Monte Festa e nella zona di piazzale Chiavris, solo per fare qualche esempio.
Gli “addetti ai lavori” che vengono chiamati a sostituire serrature e a riparare porte e finestre spiegano che, nella maggior parte dei casi, i ladri entrano nelle nostre abitazioni in tre modi.
furti senza effrazione
«Di fronte alle vecchie porte che hanno serrature con ampi fori che si aprono con le chiavi “a doppia mappa” – spiega Marco Fontanive di “Usoni, meccanismi di sicurezza” – i malviventi vanno praticamente a nozze perché lo spazio per inserire gli arnesi di scasso è decisamente comodo. E poi c’è il famigerato grimaldello bulgaro, strumento (venduto purtroppo anche su internet) che è una specie di chiave magica che permette ai ladri esperti di aprire una porta in pochissimo tempo e senza lasciare segni di forzatura visibili. Solo pochi giorni fa sono intervenuto in città, all’ultimo piano di un condominio. Sul pianerottolo c’erano tre porte, due di nuova generazione e una piuttosto datata. Ovviamente è stata presa di mira quest’ultima ed è stata aperta con facilità, anche se i proprietari avevano chiuso con tutte le mandate».
il buco nella finestra
«In altri casi che ho seguito recentemente – continua a raccontare l’esperto – i malviventi avevano bucato la finestra o la porta-finestra (rompendo il vetro o facendo un foro con il trapano nella parte in legno) ed erano così riusciti a raggiungere agevolmente la maniglia».
la porta scardinata
«Altre volte i “soliti ignoti” non vanno tanto per il sottile – prosegue Fontanive – e con un piede di porco scardinano le porte e spaccano le vetrate». Ciò avviene più spesso dove le case sono isolate, ossia dove loro rè possibile fare più rumore senza correre il rischio di essere colti sul fatto».
basta una breve assenza
«Non bisogna pensare che i ladri agiscano solo di notte o abbiano bisogno di molto tempo. Pochi giorni fa, per esempio, è stata derubata una signora che era andata a trovare il marito in ospedale. E lo stesso è capitato a un’insegnante mentre era a scuola. E a volte basta molto meno, anche mezz’ora, soprattutto quando sono appostati e vi vedono uscire».
nel mirino ori e soldi
Quando entrano nelle nostre case i banditi arrivano con federe, calzini o sacchetti e li riempiono di contanti, gioielli e orologi. Ma se la loro attenzione viene attirata da qualche abito firmato e da qualche soprammobile costoso non esitano ad arraffare pure quello. «In effetti – conclude il responsabile di “Usoni” – spesso i ladri hanno il tempo di scegliere cosa portare via. A volte mettono tutto a soqquadro e i proprietari impiegano giorni a rimettere a posto. Altre volte non si fanno scrupoli nemmeno se c’è qualcuno in casa. Solo poco tempo fa, per esempio, nella zona di Bressa, i ladri sono entrati nelle case di due anziane (che abitano in vie diverse) e, mentre le vittime dormivano, loro sono riusciti a trovare i preziosi che erano nei comodini. In un’altra occasione, per poter agire indisturbati, i malviventi hanno bloccato da dentro la porta d’ingresso e così i proprietari, al rientro, non sono nemmeno riusciti a entrare». —
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