Il sesto figlio nato in casa: la storia di Gabriele commuove l’Italia
Il piccolo è stato partorito nel bagno di casa a Cervignano. Mamma Laura: «Penso che l’angelo custode sia stata la mia mamma». L’emozione dei genitori «Inondati di affetto»
Una “storia” , quella della straordinaria nascita del piccolo Gabriele Ruiu, fatta del coraggio e di tanto tanto amore, che sta emozionando e commuovendo tutti.
Quella di lunedì è stata una giornata “impegnativa” per mamma Laura Micelli e papà Paolo Ruiu, subissati dalle chiamate di giornali e televisioni a livello nazionale che volevano farsi raccontare la bella, anche se per qualche momento difficile, avventura di vita vissuta per la nascita del sesto figlio.
Tante anche le manifestazioni di affetto ricevute dalla gente comune. «Ci hanno chiamato in tantissimi – racconta Paolo –, siamo frastornati da tanto affetto e da tanta attenzione».
Laura, invece ritorna con la mente a quella mezz’ora in cui tutto si è compiuto: le prime avvisaglie del parto imminente mentre era sola a casa con gli altri cinque bimbi, a Paolo che aveva chiamato al lavoro per informarlo di quanto stava accadendo, al suo timore che l’evento avvenisse in casa, e poi al precipitare degli eventi, la gestione dei figli, e la nascita nel bagno perché Gabriele aveva a deciso che non voleva più aspettare.
Lei che stende gli asciugamani sul pavimento, si inginocchia e Gabriele nasce, ma ha tre giri di cordone ombelicale attorno al collo, lei che li toglie per farlo respirare, lo pulisce e se lo stringe al cuore.
Ricordando quei momenti, Laura con molto emozione dice: «Voglio pensare che da lassù l’angelo custode sia stata mia mamma che ho perso nel 2007 quando io avevo solo 20 anni e lei appena 40, una vita persa così all’improvviso e l’ho trovata io. È proprio vero la vita ti toglie ma ti dà anche tanto e a me sta dando tanto».
La felicità dei fratellini, quando all’ospedale di Monfalcone, dove sono stati portati Laura e il piccolo Gabriele, nel vedere il nuovo nato, ed è questo l’amore che unisce questa famiglia.
Entrambi sono molto orgogliosi dei loro figli, «a noi non serve la villa, l’auto di lusso – dicono -, non ci pesa rinunciare alle cene e pranzi fuori, a noi basta così essere semplicemente noi e i nostri bimbi.
I nostri bimbi si chiamano Diego 8 anni, Arianna 5, Riccardo 3, Simone 2 e Luca 1. E ora si è aggiunto il piccolo Gabriele».
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