Il sindacato di polizia: “Daspo a vita per chi delinque nelle manifestazioni sportive”

Dura presa di posizione del Sap di Udine e Venezia dopo gli scontri post partita di sabato. “Non se ne può più di continui bollettini di guerra in troppi eventi dello sport”

I segretari provinciali del sindacato autonomo di polizia (Sap) di Udine e Venezia, Giorgio Pavan e Dino Fabris, prendono posizione in maniera forte dopo gli scontri che hanno caratterizzato il post partita tra Udinese e Venezia, proponendo il Daspo a vita per chi delinque nelle manifestazioni sportive.

“Che fosse una partita a rischio si sapeva, la rivalità fra le due tifoserie viene da lontano ed è stata rinfrescata dagli incidenti avvenuti al termine dell'incontro di andata disputato il 30 ottobre scorso a Venezia, quando una trentina di tifosi veneziani aggredirono un gruppetto di ultras udinesi nella città lagunare – è l’incipit della nota diffusa dal Sap –. Durante il tragitto verso lo stadio di Udine da parte degli ultras veneziani tutto è filato liscio, anche per l'imponente servizio di ordine pubblico messo in campo.

Visto che stadio e dintorni erano ben presidiati, gli ultras udinesi, spalleggiati dai gemellati del Salisburgo, hanno organizzato un assalto al treno che riportava i tifosi a Venezia. Il bollettino parla di otto feriti, alcuni dei quali in condizioni serie, e negli scontri sono rimasti contusi anche due agenti della Digos. Non se ne può più di continui bollettini di guerra nelle manifestazioni sportive, e non solo, - hanno ribadito Pavan e Fabris – con i nostri colleghi che sono sempre più esposti a rischi contro chi cerca deliberatamente lo scontro.

Il Sap da anni chiede un inasprimento delle pene per questi che sono tutto tranne che tifosi. Il nostro sindacato continuerà a proporre Daspo a vita per chi delinque nelle manifestazioni sportive”.

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