Il sindaco Balloch: in quattro anni a Cividale 438 posti di lavoro in più

CIVIDALE. L’esodo continua. Piazza Paolo Diacono ha perso un altro dei suoi punti vendita, una delle attività ubicate sotto i portici che fronteggiano il lato ormai semideserto del Caffé Longobardo e dell’ex pizzeria Al Duca: il negozio della Wind, avviato un paio d’anni fa, ha optato infatti per il trasferimento in location più strategica, largo Boiani.
A fare da contraltare al continuo registro degli “addii” (che include anche una gioielleria, in piazza Diaz) si leva però la voce del sindaco Stefano Balloch che sbandiera «il consuntivo dei nuovi posti di lavoro sul territorio comunale» in cui «si delinea un quadro di crescita. Dati forniti dall’ufficio statistica della Camera di commercio di Udine evidenziano come fra il 2010 e il 2014 il saldo positivo risulti di 438 unità. Quattro anni fa il totale delle persone impiegate in loco ammontava a 4.402; a fine 2014, invece, si era toccata quota 4.840».
Resta il fatto che nella sfera del commercio da 631 occupati si è passati a 614 (con una perdita dunque di 17 posti di lavoro), includendo nel novero il complesso “Borc di Cividat”, dove di assunzioni ne sono state effettuate in numero consistente.
«Aperture e chiusure - commenta Balloch - sono, banalmente, attestazione di una realtà dinamica. Il saldo è comunque positivo e parla di due attività in più. Nel ramo della ristorazione, invece, i lavoratori sono passati da 333 a 341. Quanto ai centri commerciali sorti nell’immediata periferia - concludono il primo cittadino e l’assessore alle attività produttive Daniela Bernardi, rispondendo alle critiche mosse da minoranza e Confcommercio -, non vanno visti come antagonisti bensì come entità complementari all’offerta economica del nucleo urbano: prima della loro creazione il 70% della spesa alimentare dei cividalesi veniva effettuato nella cintura udinese»
«Circa, nello specifico, l’immobile della Barbetta, vi sono autorizzati insediamenti su superfici tali da non creare concorrenza agli esercizi del cuore della città. Non potranno nascervi, insomma, negozi di piccole proporzioni».
Intanto in centro il vuoto lasciato da Ranieri Calzature è stato occupato dal negozio Wind. Il trasloco da piazza Diacono è avvenuto domenica e da ieri l’esercizio è nuovamente operativo: e non di semplice cambio di sede si è trattato «bensì - sottolinea il titolare Thomas Chiarparini - di ampliamento: l'area clienti è affiancata, infatti, da un laboratorio per le riparazioni telefoniche, servizio che in città mancava. Eseguiremo le operazioni in un termine massimo di 48 ore».
Lucia Aviani
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