Il sito di un ristorante bloccato da hacker Isis

PAVIA DI UDINE. Gli hacker islamici attaccano i siti friulani. La homepage del Mem Restaurant è stata oscurata da un gruppo di pirati informatici islamici di nazionalità tunisina.
L’attacco al sito del locale aperto quattro anni fa da Paolo Dose a Pavia di Udine è stato lanciato un paio di settimane fa, quando sulla pagina dedicata al locale sono apparse immagini raccapriccianti che riportano esecuzioni, mutilazioni e torture eseguite sulla popolazione musulmana in Birmania.
«Ad avvertirmi di quanto stava accadendo sono stati alcuni clienti che hanno cercato di accedere alla mia homepage per avere informazioni o per prenotare e si sono imbattuti in una schermata dai contenuti inquietanti» rivela Doso.
La rivendicazione dell’attacco hacker è a firma del Tunisian Cyber Resistance Al Fallaga Team, una falange informatica che nell’estate 2015 perse sei membri, arrestati in Francia in quanto ritenuti responsabili degli attacchi al web. Il team è denominato Fallaga, che in arabo significa “partigiano”.
Gli investigatori francesi ritennero che si trattasse di una creazione del cyber califfato. Il messaggio che appare sulla homepage parla dei musulmani uccisi in Myanmar e chiede di fermare il terrorismo buddista. Immagini di corpi mozzati la cui visione è sconsigliata, scorrono nel banner, la colonna sonora è una litania tipicamente islamica.
Dose ha formalizzato la denuncia contro ignoti al personale della Digos della Questura di Udine. «Non è certo una bella pubblicità per il mio locale, e mi sento danneggiato da questo attacco informatico – ammette il titolare – inutilmente ho cercato di entrare nel sito, di chiuderlo, ma non ne ho più accesso.
Ho anche contattato il provider per riavere la disponibilità della mia pagina o per chiuderla definitivamente, ma nulla è ancora cambiato».
Il collettivo Fallaga Team, è un gruppo tunisino vicino all’Isis, responsabile dell’hackeraggio anche di altri siti appartenenti a istituti scolastici, enti pubblici, biblioteche e aeroporti.
Episodi simili si sono verificati nel 2015 in Toscana e, più recentemente, in Puglia e in Veneto, e, ancora, la stessa creu di hacker ha attaccato il sito di un liceo in provincia di Caserta, ma non ne erano stati segnalati ancora in Friuli.
Potrebbe trattarsi di un fenomeno destinato ad espandersi in regione. Basti pensare che negli scorsi anni il Fallaga team aveva hackerato circa 20 mila siti francesi.
Lo scorso anno numerosi profili twitter friulani erano stati inondati da followers caratterizzati da vari pseudonimi che riportavano lo stesso slogan: “Testimonia che non c'è nessun Dio all'infuori di Allah e che Mohamed è il suo messaggero”. Un fenomeno di propaganda della jihad islamica che stava dilagando.
«Credo che il sito del mio ristorante sia stato scelto a caso, non per un motivo particolare – riflette Dose – il Mem è il primo di una serie di locali che voglio esportare in altre nazioni, dove si può comprare tutto ciò che è esposto, dalle sedie ai tavolini, dai lampadari ai quadri, fino ai numerosi manoscritti antichi e ai pezzi di collezionismo reperiti negli anni attraverso le aste» commenta il titolare.
Gestiamo un locale alternativo ma con questi gruppi non vogliamo avere nulla a che spartire» precisa.
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