Il terziario in difficoltà: in Friuli mancano 2.400 addetti nel commercio e nei servizi

I profili più ricercati sono commessi, camerieri, barman, cuochi e pizzaioli. La Regione risponde con i recruiting day per fare incontrare domanda e offerta

Chiara Dalmasso

L’emergenza c’è. Per Confcommercio, le stime sul terziario sono preoccupanti: in provincia di Udine, infatti, stando ai dati elaborati a partire dai numeri di Istat relativi agli occupati del settore commercio, alloggio e ristorazione, mancherebbero 2.400 addetti.

Carenza che a livello nazionale assume proporzioni macroscopiche, contando 258 mila profili introvabili.

I più ricercati? I commessi per negozi di abbigliamento, i camerieri, i barman, i cuochi, i pizzaioli, i gelatai, gli addetti alla pulizia, per citarne solo alcuni.

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L’emergenza

Per Giovanni Da Pozzo, presidente di Confcommercio Udine e vicepresidente nazionale, il tema è urgente: «Con il crescente disallineamento tra domanda e offerta, la carenza di lavoratori è un’emergenza che rischia di frenare la crescita economica del commercio, della ristorazione e dell’alloggio, ma anche del prodotto lordo dell’intero sistema economico del territorio» dichiara. «La crescita del turismo, comparto oggi trainante dell’economia, deve fare i conti con le evidenti difficoltà sul fronte della selezione di personale, effetto del trend demografico e della bassa disoccupazione. Ma contano anche i cambiamenti nelle preferenze occupazionali, una minore disponibilità alla mobilità e al sacrificio».

Le risposte della Regione

Come più volte sottolineato dall’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, «il Friuli Venezia Giulia è l’unica regione che svolge un’attività così proattiva per incrociare la domanda e l’offerta di lavoro».

Il riferimento è ai frequenti e numerosi Recruiting day – soltanto oggi se ne svolge uno a Villa Manin, a Passariano di Codroipo, in collaborazione con Lidl, e se ne presenta un altro, che si terrà tra un mese, insieme all’azienda Rizzani De Eccher –, studiati per dare risposte a chi si rivolge ai Centri per l’impiego: «Nel 2024 ne sono stati realizzati 39, unitamente a 5 eventi fieristici, coinvolgendo 361 aziende (nel 2023 erano state 275), mettendo in vetrina 3.553 posti di lavoro, vagliando circa 10 mila candidati presentati ai vari eventi di reclutamento».

Collaborazione con Confcommercio

Sono 280 i posti di lavoro messi a disposizione da 35 aziende (alberghi, strutture di accoglienza, bar e ristoranti) con il recruiting day organizzato dalla Regione in collaborazione con Confcommercio Udine, in programma il 25 febbraio a Lignano Sabbiadoro al centro congressi Kursaal di Lignano.

«Un’iniziativa con numeri importanti per venire incontro alle esigenze delle imprese» aggiunge ancora Giovanni Da Pozzo, augurandosi che questa iniziativa possa rappresentare, intanto, un punto di partenza per la risalita.

I dati dell’osservatorio regionale

L’andamento descritto da Confcommercio è confermato dai dati elaborati dall’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, che tra il 2023 e il 2024 nota una diminuzione delle assunzioni relative al settore terziario tradizionale (turismo e commercio), passate da 89.883 a 88.530 e che hanno quindi registrato un calo dell’1,5 percento. Calo che però, va specificato, sembrava compensato dalla crescita confortante nel settore di alberghi e ristoranti.

La speranza è che il terziario si metta presto al passo.

Il ruolo dell’università

Lo spettro di opportunità di trovare un impiego in Friuli Venezia Giulia si allarga, se si osservano pure le iniziative organizzate dall’università e a cui rispondono, soprattutto, neolaureati.

Un esempio è la fiera di Alig, organizzata a ottobre dall’Associazione dei laureati in ingegneria gestionale, che ha portato al teatro Giovanni da Udine oltre 800 candidati, che hanno affrontato i colloqui con 85 aziende: realtà locali, nazionali e multinazionali, alla ricerca di nuove persone da inserire nelle loro squadre. Unico requisito fondamentale: la voglia di mettersi in gioco e aprirsi al futuro.

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