Il Tiepolo della discordia: litigano Comune e Regione
La mostra udinese del Tiepolo si apre tra le polemiche. L'assessore regionale Elio De Anna boccia la rassegna. Il Comune va su tutte le furie e chiede le sue pubbliche scuse o le dimissioni
UDINE. La mostra del Tiepolo si apre tra le polemiche. L’assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, a tre giorni dal taglio del nastro boccia la rassegna “Il giovane Tiepolo. La scoperta della luce” e il Comune va su tutte le furie a tal punto da chiedere al governatore, Renzo Tondo, le pubbliche scuse di De Anna o le sue dimissioni. Tutto questo riservandosi la possibilità di valutare i danni d’immagine. Inutile dire che il clima è rovente.
Ma andiamo con ordine. A scatenare le ire di palazzo D’Aronco, mercoledì sera, nel corso del convegno organizzato dal Pdl sui grandi eventi, è stato l’assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, che dopo aver bollato la rassegna come una «una galleria di 24 quadri fotografati» ha promosso a pieni voti la mostra, sempre sul Tiepolo, in programma per il prossimo anno a villa Manin. «Parole inaccettabili» per l’assessore Reitani fondamentalmente per due moti: il primo perché la mostra è patrocinata dalla Regione, il secondo perché la “bocciatura” arriva a ridosso dell’inaugurazione. Fatte queste e altre valutazioni, ieri, l’assessore di centro-sinistra ha preso carta e penna e scritto una lettera aperta a Tondo: «Al di la della grossolana menzogna - scrive Reitani precisando che nella mostra udinese non ci sono fotografie, ma esclusivamente tele e disegni provenienti da musei italiani e stranieri, compreso il Louvre - sconcerta che nel suo ruolo istituzionale, intervenendo indebitamente a una riunione di partito per criticare la politica culturale di Udine, l’assessore possa usare parole così superficiali e denigratorie nei confronti del lavoro di un museo cittadino e di un progetto espositivo curato dai maggiori specialisti internazionali del Tiepolo».
Secondo Reitani, insomma, «anche se la mostra udinese, che gode del patrocinio della Regione, non può certo contare sui budget milionari di villa Manin, non può essere liquidata in tal modo da chi evidentemente non la conosce e non si è preoccupato di informarsi sul merito». Chiaro il messaggio? Il progetto in corso a Udine punta su esposizioni mirate con un budget contenuto.
«Le parole dell’assessore De Anna - continua Reitani - sono inconcepibili sul piano dei corretti rapporti tra Regione e Comune e rappresentano un’offesa alla città, alle sue istituzioni e a chi ha lavorato con passione e sacrifici personali al progetto». Da qui l’auspicio «che quanto prima egli si scusi pubblicamente o rassegni le sue dimissioni».
Altrettanto duro Honsell che confessa di essere «impallidito quando ho letto che a pochi giorni dall’inaugurazione la mostra è stata violentemente denigrata dalla Regione». Anche Honsell rimarca: «È una menzogna che ci siano quadri fotografati». Allo stesso modo, il sindaco ricorda che le iniziative sul Tiepolo fanno parte del programma “Udine città del Tiepolo” che tra i suoi visitatori, lo scorso anno, ha registrato anche la visita illustre del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Detto questo, Honsell si riserva «di valutare la possibilità di chiedere i danni di immagine a De Anna. Non si può - ribadisce - denigrare una mostra pochi giorni prima della sua apertura. Spero vivamente che episodi così spiacevoli non si ripetano perché la cultura è un patrimonio che deve unire gli italiani e non essere uno strumento di offesa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto