Il torneo di briscola pensa di traslocare nel Friuli occidentale

Tra un occhiolino e un’alzata di spalla, tra un bluff e un ammiccamento, i segni tipici della briscola hanno conquistato questo weekend il palazzetto per l’atletica «Ovidio Bernes» di Paderno.
Era in programma la seconda edizione del campionato italiano del noto e tradizionale gioco di carte, dopo che, a maggio, era andato in scena il primo torneo alla Fiera di Martignacco, sempre sotto la regia dell’associazione «Chej de briscule» di Claudio Colella e Chiara Mattelicchio. Circa un migliaio i protagonisti di questo weekend che, a partire da venerdì sera, hanno cercato di guadagnarsi la palma della vittoria e soprattutto i premi messi in palio per le prime 8 coppie classificate: da una crociera nel Mediterraneo a viaggi di 3 e più giorni a Lampedusa, Madrid, Valencia, Roma, Firenze, Trentino e Portorose.
«Abbiamo avuto partecipanti da tutto il Friuli, soprattutto dalla Carnia – spiega lo stesso Colella –, ma anche molti giocatori da Veneto, Lombardia, Slovenia e addirittura dal Piemonte. Il più lontano arriva da Cuneo. Rispetto però alla prima edizione abbiamo riscontrato qualche iscritto in meno, temo soprattutto perchè la Fiera di Martignacco come “location” fosse più indicata e conosciuta. Tante persone di una certa età mi hanno chiamato perchè non sapevano come arrivare qui. Per questo stiamo pensando di spostarci nella prossima primavera, quando organizzeremo la terza edizione: riteniamo possa essere più funzionale allestire il torneo nel pordenonese, ad esempio nei locali della Fiera, o nel padovano».
Molti i giovani, anche under 30, un po’ meno anziani, e un maggior numero di partecipanti della zona montana e pedemontana rispetto agli udinesi, restii a vivere quell’atmosfera da bar ricreata dagli organizzatori attraverso la predisposizione di vari chioschi in cui bere una birra e mangiare i prodotti tipici friulani. Giovani come Matteo Fabbro di Magnano in Riviera, iscrittosi ieri «per passare una domenica diversa e perchè è un gioco che mi affascina. La briscola è un passatempo molto presente nel mio tempo libero».
Molti sono “professionisti”, il linguaggio del corpo è quasi teatrale, per quanto ci si sforzi di nascondere le mosse, le prese in giro al tavolo un modo di bluffare e di stemperare la tensione che affiora. E talvolta traspare: per una giocata sbagliata le coppie discutono, anche se inevitabilmente solo per pochi secondi, il tempo che tutto torni nell’alveo di un gioco che non fa trasparire nessuna ruga e anzi appassiona ancora centinaia di persone pronte a sfidarsi con tre carte in mano... Il torneo si è chiuso mentre andavamo in stampa, verso le 2 di notte.
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