Il trasferimento di tutti i reparti previsto nel 2020
UDINE. C’è voluto un decennio e 111 milioni di euro per realizzare i primi due lotti del nuovo ospedale. La nuova direzione aziendale assicura che per portare a termine l’altra metà dell’opera i tempi saranno dimezzati e i costi contenuti. Poi, tanto per non lasciare nulla al caso, fissa al 12 dicembre del 2020 l’avvio delle operazioni di trasloco del Santa Maria della Misericordia nel nuovo polo ospedaliero.
A dare una certa sicurezza alla direzione c’è il fatto che, stavolta non ci sono problemi di copertura finanziaria. In esecuzione all’accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari della legge 67/1988 è stato infatti stanziato un importo a carico dello Stato di 43.694.575 euro e un importo a carico della Regione per altri 2.299.714 euro, per la costruzione del III lotto.
Poi la giunta regionale ha stanziato altri 35.311.038 euro a copertura degli oneri di realizzazione del quarto lotto. Indetta la gara, ora, le operazioni di verifica delle offerte tecniche e quelle economiche dovrebbero proseguire fino a giugno per approdare all’aggiudicazione definitiva ad agosto. Quindi, dopo la stipula del contratto, sarà avviata la progettazione definitiva.
A partire dal prossimo ottobre si dovrebbe procedere alla raccolta dei pareri e alla verifica del progetto definitivo, che dovrebbe essere approvato entro la fine del 2015. Il primo trimestre del prossimo anno sarà dedicato alla progettazione esecutiva, con verifica, acquisizione dei pareri, approvazione e consegna dei lavori entro maggio del prossimo anno.
A partire da quel momento il progetto sarà cantierabile. Stando ai passaggi elencati da un cronoprogramma steso dai tecnici dell’Azienda i lavori si dovrebbero protrarre per quasi quattro anni, salvo intoppi infatti, a partire dalla fine di marzo del 2020 inizieranno i collaudi, le prove, gli allestimenti e gli attrezzaggi, quindi verrà redatto il piano di emergenza. Se tutto va secondo i piani, infine, le operazioni di trasloco nella nuova struttura dovrebbero cominciare nel dicembre del 2020.
I nuovi corpi di fabbrica, realizzati in aderenza ai precedenti, si svilupperanno su due pieni interrati destinati alla struttura logistica e agli impianti, l’uno, e ai flussi di pazienti e personale, oltre agli spogliatoi, l’altro. Il livello terra si prolungherà in continuità con l’ingresso principale, già realizzato, e accoglierà un bar e alcuni ambulatori.
I quattro livelli superiori ospiteranno il Dipartimento cardiocircolatorio con blocco operatorio e aree di degenza, il Complesso operatorio di Neuroscienze e di Chirurgia specialistica, quindi il Dipartimento chirurgico specialistico, mentre l’ultimo piano ospiterà l’area direzionale, una sala riunioni e le aule didattiche.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto