Il trenino della Valcellina parte in salita

BARCIS. Duecentoquindici passeggeri paganti e 645 euro d’incasso. Se ieri il trenino “d’oro” della Valcellina, costato alla Comunità montana 240 mila euro, tra soldi pubblici e tasse, avesse viaggiato a pieno carico in tutte e 7 corse, l’incasso sarebbe stato di 1.134 euro, quasi il doppio rispetto alle entrate registrate. Una partenza in salita, quindi, per il convoglio noto più per le polemiche legate allo spreco di denaro pubblico che per le peculiarità attrattive e turistiche. Dopo un anno di attesa, in tanti, ieri, si aspettavano numeri da capogiro, considerate la curiosità che ha suscitato il trenino e pure la bella giornata, che invogliava le persone a uscire. Ma non è stato proprio così.
I passeggeri. Il trenino ha fatto il pieno di passeggeri (raggiungendo il tetto massimo di 54) soltanto nella corsa inaugurale, ossia quella delle 10.30, dove a bordo del convoglio sono saliti anche diversi amministratori pubblici locali. Un buon numero è stato registrato anche alle 11.50, con 42 utenti. Meno gettonate, invece, le altre cinque corse, tutte sotto i 30 passeggeri. In totale, gli utenti sono stati 230: ai 215 paganti vanno, infatti, aggiunti 15 bambini, cui la corsa è stata offerta gratuitamente, in quanto non raggiungevano il metro di altezza. Inoltre, sono stati tanti i turisti hanno scelto di recarsi a Barcis soltanto per osservare da vicino il trenino e si sono messi in posa per farsi immortalare in uno scatto fotografico, a bordo o accanto al mezzo.
Il percorso. Il percorso della Forra, l’unico sinora autorizzato, comunque, è piaciuto: i passeggeri sono rimasti a bocca aperta soprattutto in alcuni punti dell'itinerario, come il bivio della Molassa. Il trenino è partito dalla località Ponte Antoi, è proseguito sulla vecchia strada 251 sino al bivio Molassa, ha percorso l’ex arteria provinciale 20 e la strada Dint e ha fatto rientro al punto di partenza. Si è passati quindi da una vista più rocciosa a una più panoramica, che sfocia sul lago di Barcis. Un saliscendi suggestivo, durato 25 minuti, nel mezzo della natura e lontano dall’afa.
I nuovi itinerari. Già alla fine della prossima settimana, l’offerta degli itinerari, che ora si limita al percorso della Forra, potrebbe essere ampliata: da quanto si è appreso, la Provincia ha dato il via libera all’itinerario che dalla Molassa porterà ad Andreis. Questa tratta potrebbe essere attivata dal prossimo weekend. Si resta in attesa, invece, dell’ok per il percorso da Ponte Antoi a Barcis. Intanto, il sindaco di Andreis Franca Quas, che ieri ha preso parte alla corsa inaugurale, ha prenotato il trenino per domenica primo settembre, in occasione dell’evento “Paesi aperti”. All’appuntamento coi sapori dei piatti tipici e l’atmosfera magica dei luoghi più caratteristici della pedemontana pordenonese non poteva mancare un’attrazione in più: il convoglio fungerà da bus-navetta gratuito per gli utenti. Le spese del noleggio del mezzo verranno, infatti, sostenute dal Comune.
Il bilancio. Non si può di certo usare l’espressione “buona la prima” per l’esordio del trenino, ma forse è il caso di lasciargli il tempo di farsi conoscere meglio prima di stilare bilanci. Tra un’ospitata nei vari comuni e, perché no, nel capoluogo di provincia e tra eventi vari forse i risultati arriveranno. Oggi, nuovo banco di prova.
Giulia Sacchi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
GUARDA LA FOTOGALLERY
E COMMENTA
www.messaggeroveneto.it
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto