Il vescovo guarda avanti: grandi idee per rinascere FOTO 1 - FOTO 2 - FOTO 3 - FOTO 4 - FOTO 5 - VIDEO
«Lo spopolamento della montagna rimane un problema attuale, serio. Ma è uno dei problemi. Ritengo che più in generale il disagio potrebbe essere affontato con progetti che puntino al rilancio. Dovremmo continuare tutti assieme a cercare delle idee che possano essere utili a questi territori».
Lo ha detto l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato a margine dell’incontro avuto nella borgata di Piani di qua.
Il presule, nel suo ultimo giorno di riposo in montagna, in mattinata aveva officiato la messa a Sella Nevea, pagando regolarmente i 5 euro per salire sulla funivia.
La celebrazione della funzione sacra era un impegno che si era preso prima ancora che scoppiasse l’incendio del 14 luglio.
Verso le 12.30 è arrivato alla trattoria “Al Laghetto Fontanon di Goriude” per la pausa pranzo. Su consiglio della titolare, Serafina Bozzer, ha mangiato una mezza porzione di capriolo e un pezzetto di montasio alla piastra. Più tardi ha raggiunto la sala operativa della Protezione civile a Tamaroz dove d’inverno vivono 8 persone. Il Dos, dirigente operazioni di spegnimenti, Massimo Pugnetti, gli ha riassunto quanto accaduto dallo scorso 12 luglio, giorno in cui il primo dei due fulmini ha innescato l’incendio a Pietratagliata.
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