Il viceministro Toccafondi: Saba un grande poeta, ma oggi sarebbe condannato per pedofilia

Scoppia il caso sul poeta triestino nel corso di un’intervista che il sottosegretario all’Istruzione ha rilasciato a Klaus Davi

ROMA. «La legge parla chiaro: la relazione con un minorenne è un preciso reato e come tale è condannabile e si chiama pedofilia.

Questo caso non fa eccezione anche se riguarda un grandissimo scrittore e poeta come Umberto Saba. Bisogna essere molto chiari.

Le cronache di questi anni, che raccontano di professori che hanno abusato di ragazzi, ci mettono in allarme. Occorre tenere alto lo sguardo anche all’interno delle scuole.

Però non mi sento di gettare la croce su un grande poeta giustamente studiato per le sue opere e non tanto per la sua vita. Ognuno di noi deve essere giudicato per ciò che lo distingue e non per la sua vita privata.

«Detto questo non posso non condannare un adulto che ha una relazione con un tredicenne».

Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato del ministero dell’Istruzione, Gabriele Toccafondi che, intervistato da Klaus Davi nel corso di KlausCondicio, ha commentato le rivelazioni sull’amore che ha legato il poeta Umberto Saba e il giovanissimo Federico Almansi, documentate nel libro “Il celeste scolaro” scritto da Emilio Jona ed edito da Neri Pozza.

«Critico le sue relazioni con minorenni ma non per questo lo ritengo un cattivo maestro, resta intatto il poeta», ha concluso Toccafondi.

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