Il virus fa crollare gli affari chiude la pasticceria Specogna
TARVISIO
Laconico il messaggio all’ingresso della pasticceria e caffetteria Specogna di via Vittorio Veneto. È il titolare, Massimiliano Specogna, ad annunciare la chiusura della sede tarvisiana. «L’attuale situazione economico-sanitaria ci ha costretto a chiudere il negozio in Valcanale. Ringraziamo i clienti che in questi quattro anni hanno creduto in noi e ci hanno accompagnato in questa avventura. I nostri mignon e le nostre brioches vi aspettano alla casa madre di Rivignano». In molti hanno manifestato il dispiacere per la scelta, obbligata, che priva Tarvisio della migliore pasticcera-caffetteria, apprezzata anche oltre confine.
Con la chiusura dell’attività vengono meno anche i quattro posti di lavoro, quattro persone della zona che, quindi, restano senza occupazione. «Ci dispiace oltre modo per il personale – afferma Specogna –. A Tarvisio siamo stati accolti bene e anche per questo la decisione di chiudere è stata sofferta. Abbiamo cercato di reggere il più possibile, ma non abbiamo avuto alternativa». Il locale non ha retto il brusco calo di lavoro dovuto alle limitazioni per la pandemia. «È stata ovviamente quella la causa principale. Per le attività commerciali e di servizio del Tarvisiano – spiega Specogna –, la differenza dipende molto dalla clientela turistica e che arriva d’oltre confine. Con la chiusura per lungo tempo dei confini si sono azzerati gli arrivi che rappresentavano per noi linfa vitale. Diversa invece la situazione della nostra attività a Rivignano, dove abbiamo avuto una riduzione delle entrate, ma in misura contenuta perché la maggioranza della clientela risiede nella zona». —
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