Imbrattati i manifesti che promuovono la campagna vaccinale

I volantini affissi su municipio, auditorium e casa dell’acqua Il sindaco: inqualificabile atto no vax. Denuncia ai carabinieri
Lucia Aviani

POVOLETTO

Una grande svastica tracciata in pennarello rosso sul testo; una seconda, di dimensioni minori, in calce, a offuscare le firme del sindaco Giuliano Castenetto e dell’assessore alle politiche sociali Bruna Tracogna.

Tre fotocopie dei volantini che nei giorni scorsi erano stati prodotti dall’amministrazione civica di Povoletto e distribuiti sul territorio comunale per informare la popolazione sulla campagna vaccinale di prossimità organizzata proprio a Povoletto – a servizio anche degli abitanti di Faedis e di Attimis – dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale e dai Distretti di Cividale e di Tarcento, sono state imbrattate e affisse, verosimilmente nella notte fra domenica e lunedì, in luoghi simbolici e contraddistinti da un alto passaggio pedonale.

«Una – spiega il primo cittadino – è stata attaccata sul palazzo municipale, la seconda su quello che ospita l’auditorium, l’ultima sulla struttura della casetta dell’acqua. Le prime sono state notate da due assessori, che hanno immediatamente rimosso i volantini, informandomi dell’accaduto; dell’ultima, invece, si sono accorti nella serata di lunedì i carabinieri, intervenuti per un sopralluogo dopo che avevo sporto denuncia alla caserma di Remanzacco. Il materiale è stato posto sotto sequestro dall’Arma».

Forti, negli ambienti amministrativi, lo sconcerto e l’amarezza per l’accaduto, definito «inaccettabile» dal sindaco, che come detto si è precipitato a denunciare l’episodio: «Un gesto esecrabile. Spiace davvero – dichiara Castenetto – che dopo l’enorme lavoro fatto dall’Azienda sanitaria, dai Distretti e dalle amministrazioni locali per avvicinare alla cittadinanza il fondamentale servizio delle vaccinazioni, diffondendolo sul territorio con una sorta di sistema porta a porta, ci siano “no vax” che, nascondendosi vilmente dietro l’anonimato, fanno accostamenti inconcepibili fra la campagna di immunizzazione e nefasti regimi del passato, che nulla hanno a che vedere con l’impegno per arginare la pandemia e, di conseguenza, per tenere aperte le scuole e le attività produttive, evitando nuovi blocchi».

«Un atto ingiustificabile e vergognoso – conclude il sindaco –: ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano e risalire ai responsabili». —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto