Imprenditori friulani rilevano l’ex hotel Obelisco a Opicina

L’ex hotel Obelisco di Opicina, dopo 35 anni dalla chiusura e dopo un decennio di vani tentativi di vendita, è stato aggiudicato in via provvisoria nell’asta svoltasi ieri pomeriggio alle ore 15 a Segrate, al prezzo-base di 1.125.000 euro, più o meno un quarto della quotazione stimata nel 2010.
A comprare l’obliata struttura alberghiera, disegnata da Gae Aulenti negli anni Settanta, il triumvirato composto da Gabriele Ritossa, Alessandro Pedone, Alberto Diasparra soci paritari nella Ferret, la società che ha messo a segno l’ex Filodrammatico in via degli Artisti e l’ex torre Telecom in via dei Bonomo al Giulia. Più correttamente, Ferret ha utilizzato, nel definire l’operazione, la controllata “Fur veicolo 4” srl.
La fumata nera si è ancora levata da palazzo Carciotti, perché nessuna offerta è pervenuta ieri in Comune entro il termine fissato delle ore 12.30, per cui stamane alle ore 10.30 non vi sarà naturalmente alcuna apertura di busta. Nel caso del grande stabile neoclassico sulle Rive, progettato da Matteo Pertsch, il prezzo partiva da 14,9 milioni di euro.
Torniamo in terra lombarda. A organizzare l’asta, con cui è stato alienato il complesso “ex park hotel Obelisco”, è stata la Sivag, società del Tribunale di Milano, nella sede di via Milano 10 a Segrate. Su indicazione dei curatori del “fallimento Gladstone” Patrizia De Cesari, Giorgio Canova, Andrea Carlo Zonca. L’avvocato De Cesari ha spiegato al telefono che l’aggiudicazione è ancora provvisoria, perché, secondo l’articolo 107 comma 4 della Legge fallimentare, «il curatore può sospendere la vendita ove pervenga offerta irrevocabile d’acquisto migliorativa per un importo non inferiore al dieci per cento del prezzo offerto». Per cui eventuali interessati sono ancora in tempo a farsi vivi presentando una proposta perlomeno pari a 112.500 euro, più ovviamente 1.125.000 euro: niente pronostici sulle tempistiche.
Prudente, in attesa di conoscere l’esito finale, anche il portavoce dell’acquirente. Filippo Facile, amministratore unico di Ferret, preferisce tenersi largo sul futuro dell’ex albergo. «Due idee finora sul tavolo - dice -: il ripristino dell’hotel o, in collaborazione con Zaffiro (società del gruppo Ritossa, ndr), la realizzazione di una casa di riposo. Comunque la metratura disponibile è notevole e consente ampie opportunità di lavoro». Ricordiamo che Gabriele Ritossa (da solo) ha di recente acquistato l’antico stabile comunale di via dell’Ospitale, attiguo all’ex Distretto, anch’esso proprietà dell’imprenditore triestino, intenzionato a riconvertire il complesso in un sito recettivo. —
M.G.
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