Imprenditrice dona il pranzo di Natale ai poveri: «Aiutiamo chi ha bisogno»
Anche Raffaella Midolini tra il gruppo che ha addobbato la sala della mensa diocesana “La Gracie di Diu” di Udine in via Ronchi

UDINE. Di primo pasticcio al ragù. E poi coscette di pollo con le patate al forno e verdure. E infine pane alla zucca, frutta e i dolci. I volontari la mattina di Natale hanno cucinato per le persone più bisognose della città. Per donare loro un pranzo “in famiglia”.

Un momento in cui non sentirsi soli, da poter condividere davanti a un piatto caldo. E così hanno addobbato la sala della mensa diocesana “La Gracie di Diu” di Udine in via Ronchi apparecchiando le tavole con tovaglie rosse, decorazioni e Stelle di Natale.
Tra i volontari, c’era anche l’imprenditrice Raffaella Midolini che ha donato tutte le materie prime per la preparazione delle pietanze.
“Mi trovo qui per distribuire il pasto di Natale e offrirlo alle persone senza dimora – ha dichiarato -. Mi fa molto piacere essere presente, assieme ai tanti volontari della Caritas, perché si tocca con mano la situazione di tante persone senza una casa o che vivono in una situazione di profondo disagio. Sono qui con il cuore per dare un supporto concreto in una giornata che dovrebbe essere felice e di festa per tutti”.
Una iniziativa, questa, che rientra in un progetto più ampio di sostegno “alle persone che non hanno un posto dove dormire – ha proseguito Midolini -. Assieme ad altri imprenditori e al Comune di Udine stiamo cercando un sito dove poter ospitare un centinaio di senzatetto durante l’inverno”. Prima della preparazione dei pasti c’era stato un momento di preghiera.
La mattina di Natale, verso le 10.30, già decine sono le persone in fila all’esterno della mensa in attesa di poter ricevere un pasto caldo. A ognuna di loro verrà poi consegnato anche un cestino con la cena. “Nei giorni di maggior frequenza – dicono alcuni volontari -, durante la settimana, arriviamo a distribuire fino a 220 pasti al giorno. Per Natale i numeri potrebbero essere superiori). Poco dopo le 11 si aprono le porte e le persone entrano. Per poi sedersi attorno a un tavolo addobbato e condividere questa giornata di festa.
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