Imprese, regione attrattiva con fondi Ue

Serracchiani presenta il piano di rilancio della OI Manufacturing di Chions e quello regionale: aiuti mirati alla ripresa

TRIESTE. Regione più Roma più Bruxelles è uguale a territorio attrattivo. In altre parole: il “fasìn di bessôi” non è sempre attuabile se vogliamo uscire da questa crisi nel modo più indolore possibile.

La conferma che la ricetta funziona l’ha data, ieri, la presidente Debora Serracchiani presentando i nuovi programmi della multinazionale OI (Owens Illinois), leader mondiale nella produzione di contenitori di vetro per alimenti, che investirà 50 milioni nel proprio stabilimento di Villotta di Chions per potenziare e innovare i processi produttivi, consolidando e ampliando in questo modo l’occupazione.

Un’operazione che si rende possibile grazie alla capacità della Regione Fvg di garantire contributi comunitari. «Nel momento in cui la crisi continua a mordere, questa è davvero una notizia in controtendenza, un segnale forte di crescita, che conferma la potenzialità del Fvg come area attrattiva per le imprese».

Il rilancio di Chions

Il rilancio del sito di Villotta è stato illustrato a Trieste, nella sede della Presidenza della Regione, dalla presidente Serracchiani e dal presidente del consiglio di amministrazione della O-I Manufacturing Italy, Massimo Noviello, che era affiancato dal consulente Tiziano Treu, già ministro del Lavoro e attuale componente del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro).

L’investimento di 50 milioni euro di O-I Manufacturing Italy sarà suddiviso in due fasi (2014 e 2015) al termine del quale lo stabilimento sarà ricostruito con riduzione dell’impatto ambientale e del consumo energetico, incrementerà del 40% la produzione (oggi di 120 mila tonnellate di vetro) e del 20% la forza lavoro (oggi 130 unità).

Parte dell’investimento sarà finanziato con fondi europei e segue quelli già realizzati negli stabilimenti di Bari e Ottaviano (Napoli), e a cui seguirà quello a San Polo di Piave (Treviso). A Villotta si otterrà un risparmio del 40% del consumo energetico, riduzione delle emissioni di CO2 del 30%, e il mantenimento di quote di rottame di vetro superiori all’80%.

Il gruppo nel 2012 ha fatturato 7 miliardi di dollari nel mondo (550 milioni in Italia), ha 22.500 dipendenti occupati in 79 stabilimenti (12 nel nostro Paese).

Il rilancio dell’economia Fvg

Serracchiani ieri si è anche soffermata sulle politiche di sostegno all’economia che la sua amministrazione regionale sta mettendo in campo.

«Hanno resistito alla crisi quelle imprese che hanno saputo investire in ricerca e innovazione, internazionalizzazione e competenze per superare la fase di ricambio generazionale. Gli interventi della Regione - ha precisato – devono perciò essere selettivi, modellate addosso alle esigenze di ogni singola azienda, ma devono anche mirare a rimettere in moto il sistema».

Non solo interventi per l’emergenza dunque ma «accompagnare il consolidamento delle imprese con strumenti mirati – ha spiegato la presidente –: riduzione della burocrazia, accesso al credito, sostegno all’internazionalizzazione, politiche del lavoro, capacità di acquisire risorse della programmazione europea. La Regione deve essere presente dove è in grado di rendere il territorio più attrattivo».

«Per quanto riguarda il “tesoretto” a disposizione (180 milioni di extragettito Ires) stiamo già lavorando al regolamento di attuazione perché dal primo ottobre le risorse siano disponibili. La legge andrà in aula giovedì prossimo, ma abbiamo già messo i ferri in acqua per renderla operativa i prima possibile».

Di quei 180 milioni, 100 andranno su un fondo per lo sviluppo delle Pmi; 55 per futuri interventi anticrisi (una specie di provvista), per il rilancio dei settori produttivi e dell’occupazione e di contrasto alla disoccupazione giovanile; 10 per le crisi industriali complesse come la Ferriera di Servola; 5 sui lavori socialmente utili, 5 per i lavori di pubblica utilità e 5 per l’abbattimento degli interessi da smobilizzo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto