In 2.400 per il “concorsone” nell'ospedale di Udine
UDINE. Laureati in legge e in lettere, ex artigiani, lavoratori nel settore dell’industria che hanno perso il posto di lavoro. Non potrebbe essere più varia la composizione del plotone di aspiranti Oss (l’acronimo sta per operatori socio sanitari) che sperano di essere assunti attraverso il “concorsone” organizzato dall’Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine per l’area vasta. Sono poco meno di 2.400 i concorrenti, per una quindicina di posti, vale a dire 160 aspiranti per ciascun posto di lavoro. Numeri ancora più imponenti, in proporzione, rispetto all’ultimo concorsone organizzato nel giungo scorso sempre per l’Area vasta dall’Ass 4 quando a contendersi 45 posti furono 3.900 richiedenti.
Anche stavolta è stata prevista una preselezione, nel caso gli aspiranti Oss fossero stati più di 300. Superata la preselezione i candidati dovranno sottoporsi a una prova teorica e una pratica. Ancora da definire le date del concorso, ma non si arriverà alla definizione di una graduatoria prima di ottobre o novembre per approdare alle assunzioni entro la fine del 2013.
Il Santa Maria della Misericordia di Udine ne assumerà 8, l’Azienda per i servizi sanitari 4 del Medio Friuli altri 6 e l’Ass 3 Alto Friuli ne recluterà 1. Assunzioni che arriveranno a dare ossigeno agli organici ridotti ai minimi termini per le Aziende dell’Area vasta.
«Mai come in questo concorso la composizione dei concorrenti è quanto mai varia – commenta Nicola Cannarsa segretario generale della Cisl Fp dell’Udinese e della Bassa friulana – ciò perché in un periodo di crisi economica molti ex dipendenti del privato, artigiani o lavoratori dell’industria hanno frequentato corsi per diventare Oss anche a spese con la speranza di per essere reinseriti con un contratto a tempo indeterminato. Il numero enorme dei partecipanti che provengono da tutta Italia e l’età media piuttosto alta visto che molti dei partecipanti hanno più di 40 anni - osserva Cannarsa – dipende proprio dalla situazione economica».
Alcuni degli aspiranti hanno già lavorato o lavorano all’interno di case di riposo o altre aziende ma confidano in un avvicinamento, alcuni sono a caccia di un primo impiego, ma ci sono anche molte persone che hanno già lavorato in settori completamente diversi e che hanno perso la propria occupazione, e non mancano i ragazzi freschi di laurea in Giurisprudenza, Psicologia, Lettere e Filosofia che, abbandonate le speranze accademiche puntano a una occupazione più modesta, pur di inseguire la chimera del “posto fisso”.
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