In Alitalia da quattro generazioni, la storia di famiglia racchiusa in foto e diari

Aviano: un trasloco, una vecchia cassapanca piena di fotografie e con mille particolari. Dal giovane aviere Silvio De Piante Vicin, al giovanissimo Andy, futuro pilota

AVIANO. I traslochi danno emergere spesso ricordi ed emozioni della vita. È quanto successo ai fratelli De Piante Vicin, Silvio, il maggiore, e Valentino, già vicesindaco di Aviano.

Dovendo vendere un immobile in via Cristofori, hanno dovuto liberarlo anche di una vecchia cassa, poi restaurata, che conteneva foto e diari di quattro generazioni familiari, legate al volo e all’Alitalia. Dipendenti dell’Alitalia per sempre, vien da dire, con una innata passione per pilotare aerei. Ma è bene partire dall’inizio.

L'aviere motorista

Si tratta della foto del giovane aviere Silvio De Piante Vicin. Nel 1927 indossa la divisa di sottufficiale, motorista, al campo di aviazione “Pagliano e Gori” di Aviano. L’aeroporto da un decennio è dedicato ai due assi del volo – Maurizio Pagliano e Luigi Gori – abbattuti dagli austriaci sul cielo di Susegana il 30 dicembre 1917.

Anche suo nipote, porta lo stesso nome, silvio, e racconta la storia della famiglia De Piante Vicin, documentata da quanto rinvenuto nell’antico baule. Silvio, il motorista aeronautico, rimarrà in servizio sugli aerei militari ancora per qualche anno, poi, d’accordo con il fratello Giovanni parte per la Persia. Entrambi hanno assunto un appalto su un tratto della ferrovia Teheran – Hamadan.

La fatica nel cantiere, per Silvio non dura molto. Finisce in un tragico incidente che se lo porta via a soli 26 anni, alla metà del 1933. Un anno prima era nato suo figlio Ivo, destinato a farsi valere in Alitalia.

L’avventura di Ivo, steward, capo cabina Alitalia nei voli intercontinentali, comincia nei primi anni della compagnia, nata dopo la Seconda guerra mondiale. Con il boom economico le rotte mondiali dell’Alitalia si estendono su tutti i continenti. Ivo De Piante Vicin rimane in volo e in luoghi lontani anche per mesi, senza rientrare a casa.

Il futuro è immortalato in una foto che lo ritrae seduto nella poltrone della prima classe di un DC 8, con accanto suo figlio Gary, ancora bambino, che crescerà con l’idea fissa di pilotare, al più presto, gli aerei Alitalia dove già lavora papà. Sarà oltremodo veloce e brillante la carriera del comandante pilota Alitalia Gary De Piante che continua a volare sui cieli dei cinque continenti dalla fine degli anni Ottanta.

Fra ricordi e realtà

Anche Silvio, custode di ricordi dei De Piante Vicin, ha fatto lo steward per un po’d’anni, diventando responsabile della qualità Alitalia in Sud America. Poi, passeggero, gli è capitato di volare, da Fiumicino all’aeroporto JFK di New York, sui Boeing della compagnia pilotati da Gary, con a fianco l’hostes Xenia, sorella di Gary e figlia di Ivo. Intrecci di una famiglia che vive fra continente e continente, con la passione e l’eredità del volo lasciata ora al futuro comandante pilota Andy De Piante Vicin.

Ha cinque anni, quando papà Gary lo fotografa al timone dell’airbus Alitalia con il berretto da comandante. Una settimana fa Andy, a soli vent’anni, si è fatto immortalare contento davanti al velivolo che aveva appena pilotato per ottenere il brevetto di volo, sicuro preludio per condurre, giovanissimo, un prossimo moderno aereo Alitalia.


 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto