In arrivo i cassonetti attivati con la tessera

Net li sperimenta a Cussignacco. In centro i bidoni sotterranei
Udine 26 Dicembre 2014 cassonetto bruciato Telefoto Copyright Petrussi Foto Press Turco
Udine 26 Dicembre 2014 cassonetto bruciato Telefoto Copyright Petrussi Foto Press Turco

Cassonetti “intelligenti” per la raccolta differenziata. Attivati da un badge. E in grado di segnalare ai camion della nettezza urbana quando urge lo svuotamento. La Net, l’azienda che in Friuli si occupa del trattamento dei rifiuti, sta sperimentando gli smart-bidoni attivati dalla Carta regionale dei servizi (la tessera sanitaria, per intenderci) in alcune aree della città, in particolare a Cussignacco. L’obiettivo finale? Ridurre gli abbandoni di immondizie, ma pure incrementare la percentuale la quota di raccolta differenziata, che oggi supera il 65 per cento, ben al di sopra rispetto alla media nazionale e in anticipo rispetto ai parametri temporali e quantitativi indicati dall’Europa.

Cassonetti con la tessera

Come funzionano i bidoni intelligenti? Posizionati in strada e suddivisi per tipologia di rifiuto (umido, carta, plastica, secco residuo) sono dotati di un lucchetto elettronico che si sblocca inserendo la tessera sanitaria. In questa maniera è possibile selezionare gli utenti autorizzati a conferire l’immondizia in quel determinato cassonetto. «È un sistema che stiamo già testando – spiega il direttore generale di Net, Massimo Fuccaro. Ci sono aspetti positivi, come la riduzione del pendolarismo dei conferimenti. Ma pure negativi: se l’utente autorizzato dimentica accidentalmente a casa la tessera può essere invogliato ad abbandonare ai piedi del bidone il sacchetto».

I bidoni che lanciano segnali

Ci sono poi i cassonetti “intelligenti”, in grado di dialogare con i sistemi computerizzati di cui sono dotati i mezzi operativi delle aziende incaricate della raccolta dei rifiuti. I bidoni sono attrezzati con speciali sensori di riempimento: una volta pieni o quasi pieni, il dispositivo wireless lancia un segnale al camion, che può a quel punto pianificare il passaggio per svuotare la pattumiera.

Cassonetti sotterranei

Come accade già a Trieste, anche il centro storico di Udine potrebbe avere cassonetti a scomparsa, interrati e dunque meno impattanti a livello visivo. Il conferimento, in questo caso, viene effettuato attraverso una bocca di lupo. «È una soluzione che stiamo studiando e che riguarderà in particolare i centri storici, dove le esigenze della raccolta differenziata devono tenere in considerazione la scarsa disponibilità di spazi», indica Fuccaro.

Tariffe tra le più basse

Nel corso del 2017 Net ha gestito circa 200 mila tonnellate di rifiuti gestiti, con una quota di raccolta differenziata che ha superato il 65 per cento e tariffe che si sono confermate tra le più basse d’Italia. tra le più basse d’Italia. Anche per l’anno scorso, l’azione di Net si è confermata tra quelle più economiche nel panorama nazionale: infatti, secondo l’Osservatorio di Cittadinanzattiva, a fronte di una spesa media di circa 300 euro, Udine si è classificata come la seconda città con le tariffe più basse d’Italia, subito alle spalle di Belluno.

«I risultati raggiunti sono il frutto di un’operatività calibrata e una gestione oculata, nate da un profondo confronto con gli 86 Comuni soci e con le amministrazioni locali per l’erogazione del servizio più adeguato», osserva il presidente di Net Spa Alessandro Cucchini. Di fatto, i rifiuti indifferenziati dal 2009 ad oggi sono più che dimezzati, passando da 123 mila a 56 mila tonnellate. «Non certo seconda – indica Fuccaro – la sfida che riguarda l’innovazione dei processi. Il grande investimento che stiamo facendo sull’impianto di Udine, con un impegno complessivo che supera i 30 milioni di euro, ci permetterà di introdurre delle nuove tecnologie nella gestione della frazione organica per la produzione di biometano che sarà utilizzato sui nostri mezzi».

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