In arrivo il “patentino” per il friulano

L’Arlef approva il piano quinquennale di promozione della marilenghe: maggiori presenze su tv, radio e internet

UDINE. Via libera al “patentino” che certifica la conoscenza della lingua friulana. Ma anche al piano quinquennale per la tutela e la promozione della marilenghe. Il Cda dell’Arlef – Agenzia regionale per la lingua friulana – ha approvato «due atti importanti e attesi», come spiega il presidente Lorenzo Zanon che sul rush finale del suo mandato vede accendersi la luce verde per due provvedimenti avviati con un po’ di ritardo.

Le adesioni all’insegnamento del friulano a scuola sono cresciute del 29% nell’ultimo anno scolastico (i dati sugli alunni sono riportati nelle tabelle a fianco), ma indagini recenti indicano che per la tutela del friulano nel settore dell’informazione si deve ancora lavorare molto. Puntando sull’utilizzo della marilenghe nella pubblica amministrazione (a partire dalla Regione), su internet, sui giornali, nella cartellonistica stradale, nelle attività commerciali e con un progetto basato sul volontariato. Il Piano generale di politica linguistica (Pgpl) è ambizioso. Ma Zanon ci crede. Il Piano dovrà ora passare al vaglio della giunta di Debora Serracchiani.

Il “patentino”

Sono state fissate modalità e requisiti per conseguire la certificazione della conoscenza della lingua friulana. Un provvedimento che allinea il Friuli all’esperienza pluriennale già in vigore, per esempio, nella Provincia autonoma di Bolzano dove ogni anno oltre 18 mila candidati chiedono di accedere agli esami di certificazione. L’Agenzia organizzerà il sistema che consentirà a chiunque abbia più di sedici anni, di qualsiasi cittadinanza, di presentarsi agli esami che verranno banditi periodicamente dagli enti certificatori abilitati. Nei primi due anni dall’entrata in vigore del regolamento le attività di certificazione saranno esercitate esclusivamente dall’Arlef. Per la valutazione della comprensione orale, scritta ricettiva e attiva, verrà presa in considerazione la lingua comune e la grafia ufficiale, mentre per la valutazione dell’espressione orale sarà possibile l’uso di qualsiasi varietà di friulano. Saranno quattro i livelli di certificazione, dall’A (livello A2 del quadro europeo) al C2 e per ogni livello verrà aperto almeno un bando l’anno.

Certificati anche gli insegnanti

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Molte, invece, le novità contenute nel Pgpl. Come l’elenco regionale degli insegnanti cui sarà possibile accedere in base a competenze linguistiche e didattiche uguali per tutti. Saranno l’Arlef e l’università di Udine a stabilire le necessarie competenze didattiche.

Le novità per gli enti pubblici

Entro cinque anni si chiede alla Regione di effettuare la comunicazione istituzionale e la pubblicità degli atti anche in marilenghe, mentre entro tre ogni Direzione centrale dovrà avere un referente per la lingua friulana per garantirne l’uso nei rapporti con i cittadini, sia scritto sia orale. Dovranno anche essere tradotte in friulano le leggi Fvg e le parti più importanti del sito internet della Regione.

Autovie parlerà friulano

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L’amministrazione regionale garantirà che la cartellonistica stradale realizzata e gestita da Fvg Strade e da Autovie Venete riporti i nomi delle città e dei paesi anche in friulano.

Enti locali e Aziende sanitarie

Lo stesso sforzo per la diffusione scritta e orale della lingua viene richiesto a Comuni, Province e Aziende per i servizi sanitari che, con il supporto dell’Arlef, dovranno impegnarsi a costruire e adottare un Piano speciale di politica linguistica. Il Piano sarà necessario per ricevere i finanziamenti dalla Regione.

Un Tg e un quotidiano

La sfida è realizzare entro quattro anni un Tg alla Rai e aumentare la presenza di programmi in friulano nelle radio e nelle Tv private. Entro due anni, invece, il Piano prevede l’introduzione nel servizio radiofonico Rai di un notiziario quotidiano e di sottotitoli in friulano durante i tg Rai. Entro cinque anni, infine, andrà realizzato e diffuso un giornale quotidiano interamente in marilenghe, andranno aumentate le uscite di pagine in friulano sui giornali e dovrà essere utilizzata la marilenghe nelle prime pagine dei quotidiani e nelle inserzioni pubblicitarie.

Nascono i volontari del friulano

L’Arlef creerà un apposito registro per far incontrare persone che vogliono imparare il friulano con altre che già lo sanno bene e che diventeranno volontari, a titolo gratuito, per fare conversazione e insegnare ciò che sanno. Le persone decideranno per proprio conto quando incontrarsi e come sviluppare il programma di insegnamento.

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Il “saluto” di Zanon

Nominato a ottobre 2008 dall’allora giunta di Renzo Tondo, il presidente dell’Arlef è in scadenza. E “saluta” l’Agenzia con l’ok ai due provvedimenti. «Sono particolarmente soddisfatto dall’approvazione del documento che organizza le future attività di promozione e tutela della lingua friulana, assieme al regolamento che darà il via libera alla certificazione linguistica. Si tratta di due atti importanti – commenta Zanon – che sono stati elaborati dal Comitato tecnico scientifico e la cui stesura è stata accelerata nel 2011 grazie alla riforma statutaria dell’Arlef che ha permesso al Comitato di lavorare con maggiore concentrazione sui propri traguardi. Lascio un’Agenzia perfettamente in linea con gli obiettivi richiesti dalla legge regionale di tutela».

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