In asilo anche a cena, e Tolmezzo studia il nido per le aziende

A Betania c’è pure la proposta dell’orario 12.30-19.30. Indagine conoscitiva con le imprese con tante mamme

TOLMEZZO. Tante fasce orarie di frequenza per poter scegliere, tra cui una nuova fino a sera, e ben 15 fasce Isee: ecco come il Comune avvicina sempre più, rendendo flessibili attività e orari, l’asilo nido “Arcobaleno” (è a Betania e accoglie bimbi dai 3 mesi ai 3 anni, con priorità di accesso rispettivamente ai residenti a Tolmezzo, nei Comuni della Conca tolmezzina, in quelli della Carnia convenzionati e negli altri) alle esigenze delle famiglie.

Ora avvierà un’indagine conoscitiva tra le imprese ad alto tasso di occupazione femminile per valutare strategie collaborative. Fino al 24 aprile sono in corso le iscrizioni al nido per il 2013/14. È il periodo delle iscrizioni “ufficiali”, ma l’assessore comunale all’assistenza, Cristiana Gallizia, fa presente a tutti i genitori interessati che le iscrizioni possono essere effettuate in ogni momento dell’anno.

Questo grazie alla capienza del nido di 60 bambini: finora una quarantina sono quelli già iscritti. «Negli ultimi tre anni – spiega Gallizia – l’amministrazione comunale, con la preziosa collaborazione della coordinatrice del nido, Annamaria Pascottini, ha cercato di modulare e rendere “flessibile” la frequenza dei bimbi al nido, per venire incontro in modo ottimale alle spesso “nuove” esigenze delle famiglie.

Lo ha fatto ampliando le fasce orarie di frequenza, i giorni di attività (limitando al massimo le chiusure in occasione dei ponti festivi), e consentendo l’apertura nella prima settimana di agosto, in presenza di un sufficiente numero di richieste dei genitori. Attualmente si ipotizza, sempre che vi sia richiesta (almeno per 5-6 bambini), l’attivazione di una fascia oraria dalle 12.30 alle 19.30, cena compresa, per facilitare al massimo i genitori con turno di lavoro pomeridiano, tenendo sempre presente che il bambino non può trascorrere più di 10 ore nella struttura».

Il nido offre alle famiglie sostegno e collaborazione per favorire un armonico sviluppo dei bambini piccolissimi, con particolare cura della componente affettiva ed emotiva. Spazi e ambienti di vita sono studiati e organizzati per promuovere la crescita, lo sviluppo psicomotorio e intellettivo del bimbo.

E Gallizia ringrazia gli ospiti del carcere cittadino «per il prezioso contributo apportato, costruendo alcune tipologie di arredo come espositori di libretti, lettini per le bambole, un trenino, una casetta per gli uccellini, alcuni sgabelli. L’importo mensile della retta – dice infine – è calcolato secondo ben 15 fasce di Isee (siamo tra i pochi in regione ad avere un così ampio ventaglio di scaglioni), per poterlo modulare nel migliore dei modi, venendo incontro alle varie realtà economiche delle famiglie. E il contributo regionale consente un abbattimento fino al 60% di quanto speso».

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