In aumento i contenziosi per malattia
SACILE. «Sono in aumento i contenziosi nelle scuole di Sacile: non mancano i problemi per 350 precari». Maria Adelaide Puddu apre lo sportello Flcgil tutti i giovedì, alle 16, quando trova la fila in via Carli. «Uno sportello di successo: chiedono consulenze anche da Gaiarine, San Fior, Conegliano – misura la tendenza nell’anno scolastico 2014-2015 la sindacalista –. Tanti giovani docenti e precari ausiliari, tecnici, amministrativi hanno segnalato i problemi relativi alle domande di inserimento on line nelle graduatorie. Diamo una mano per gestire le istanze via web, ma il problema che aumenta è quello del contenzioso: spesso hanno permessi negati per visite specialistiche».
Equivoci sull’interpretazione delle norme, difficoltà di applicare le regole sulle assenze per malattia sono le grane quotidiane che lo sportello cerca di risolvere. «I bidelli e docenti hanno il diritto di chiedere assenze per malattia, sono previste dal contratto – ha spiegato Puddu –. Invece si trovano di fronte al muro: i giorni vengono negati per visite specialistiche. Le scuole e i dirigenti hanno l’obbligo normativo di autorizzare le assenze per malattia in caso di visite specialistiche. Al contrario, riducono a permessi orari le autorizzazioni, interpretando la normativa in modo sbagliato. In questo modo aumenta il contenzioso: i diritti vanno difesi sino in fondo. I dirigenti devono rispettare il contratto e non forzare le situazioni a scapito dei più deboli».
La casistica è varia: alcuni precari hanno rinunciato all’incarico di supplenza per seguire i corsi abilitanti Pass oppure Tfa. «La precarietà è una piaga anche a Sacile e la crisi l’ha acutizzata – valuta Puddu –. La riapertura delle graduatorie Ata di terza fascia ha creato un boom di domande di lavoro nella scuola: licenziati a 50 anni nel settore privato, cassintegrati e laureati aspirano a una supplenza».(c.b.)
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