In cimitero la Soprintendenza impone la manutenzione delle fontane ai restauratori

LA CURIOSITà
I tempi si sono allungati perché il Comune credeva di potersi avvalere di semplici operai ma è dovuto ricorrere a restauratori. Ci riferiamo ai lavori, oggi conclusi, di manutenzione straordinaria delle fontane nel cimitero centrale. «Ci è voluto più tempo per via del valore architettonico dei manufatti. Abbiamo dovuto impiegare dei restauratori al posto degli operai, come ci è stato chiesto dalla Sopraintendenza», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Arianna Bellan. L’amministrazione comunale, con una variazione al Bilancio, ha incluso, circa un anno fa, quest’intervento nell’ambito delle opere pubbliche. Una manutenzione straordinaria descritta nell’esercizio 2020 che ha comportato una spesa di 26. 000 euro. Ad occuparsi dei lavori è stata la ditta Devescovi di Monfalcone.
Il parere della Soprintendenza in merito alle lavorazioni da effettuare per il ripristino e la pulizia straordinaria è stato richiesto prima di affidare l’incarico lo scorso anno. Da qui un’autorizzazione, con incluse prescrizioni, in cui erano state indicate le modalità di approccio consentite per il restauro delle fontane. Dopo diverse consultazioni, l’architetto Luca Mezzorana, funzionario del Servizio realizzazione opere pubbliche e infrastrutture del Comune nonché Rup dell’intervento, ha redatto il progetto definitivo–esecutivo. Questa è solo una parte dei lavori che hanno interessato ultimamente il cimitero centrale di Gorizia, dove sono stati sostituiti i bagni storici, ormai obsoleti, non più utilizzabili né recuperabili. Come richiesto da più fronti qualche mese fa, per il principale camposanto cittadino è stato messo a punto un protocollo che disciplina l’accesso degli automezzi privati. Approvato anche uno schema di “Pass” da consegnare ai visitatori in automobile, a servizio di disabili o di persone con certificata difficoltà di deambulazione, insieme a un promemoria sulle regole minime da osservare una volta varcata la soglia della struttura. Le nuove norme disciplinano in particolare l’accesso e la circolazione da parte degli incaricati dai concessionari ad eseguire lavori sulle sepolture. Tra le indicazioni per i visitatori in auto, c’è l’accesso all’area cimiteriale consentito dalle 8.30 alle 12.45, fino a un massimo 10 autovetture per volta. I visitatori possono permanere al massimo 30 minuti.
Sono esclusi motocicli, biciclette e furgoni. Per quanto riguarda invece le manutenzioni, gli interventi, in realtà, fanno parte di un piano più ampio che riguarda tutti i cimiteri citadini e che vede all’opera sempre l’impresa De Vescovi. A Piuma e San Mauro infatti servivano nuovi accessi pedonali dalla zona parcheggio e un nuovo impianto elettrico ed idrico per il posizionamento di box destinati ai servizi igienici. —
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