In cimitero l’area per spargere le ceneri

Nella zona momumentale una zona verde e una panchina per il raccoglimento. Vannia Gava: abbiamo moltissime richieste
SACILE. Inaugurato il giardino delle rimembranze nel camposanto di San Odorico: il sindaco Roberto Ceraolo con il vice Vannia Gava tagliato il nastro dell’area. Ed ecco i roseti e panchina per lo spargimento delle ceneri del caro estinto. «È una risposta – ha detto Ceraolo – alla richiesta di tanti cittadini e una, in particolare, Liliana Chiaradia». Benedizione di don Pietro Ivan, parroco di San Odorico e preghiera recitata da assessori, autorità civili e militari nell’emiciclo monumentale che accoglie memorie e affetti.


L’area.
Il settore a destra nell’emiciclo è riservato al rito e ci sono famiglie in lista d’attesa, in municipio. «Rispondiamo a richieste di tanti cittadini, alcuni con l’urna del familiare a casa – ha detto Vannia Gava, che ha seguito il progetto con il tecnico comunale Luca Rigo –. Si potranno utilizzare gli spazi dedicati allo spargimento delle ceneri vicino all’area monumentale. Diamo risposte a chi sceglie la cremazione dei famigliari defunti». Il regolamento cimiteriale ha riservato un’area per i familiari che decidono di cremare i defunti e spargere le ceneri. Sui ciottoli scorrerà l’acqua per il rito della dispersione a cielo aperto e le altre due opzioni sono l’interramento dei resti cremati in un’urna biodegradabile, oppure l’inserimento nel cinerario comune sotto la lapide al centro del giardino delle rimembranze.


La domanda.
«Ho chiesto al sindaco da tempo di offrire questa possibilità – ha detto Liliana Chiaradia – per me stessa». Oltre un centinaio all’anno sono le cremazioni a Sacile e lo spargimento delle ceneri è previsto dalla regionale. «La dispersione delle ceneri è autorizzata dall’ufficiale dello stato civile», recita la norma. La procedura si richiederà in municipio a Sacile e potrebbero arrivare anche tante richieste da Pordenone e altri Comuni dove l’area non è ancora stata realizzata. «Un impegno corale anche dei nostri dipendenti svantaggiati – ha sottolineato Giammario Chivilò di coop Service Noncello che cura i cimiteri – per realizzare al meglio un giardino del ricordo». Due aiuole simmetriche e la seconda è un’area sacrario.


Le norme.
Il regolamento cimiteriale varato dal Comune ha riservato l’area per i familiari che decidono di cremare i cari defunti e consegnare agli elementi naturali le ceneri. A Sacile per disperdere le ceneri del caro estinto servirà la volontà espressa nel testamento o in altra dichiarazione scritta. «Il giardino è raggiungibile dalla scala principale – ha indicato Gava –. È stata predisposto un camminamento nel progetto dell’ufficio tecnico comunale, poi una zona verde e una con sassi di fiume, dotata di irrigazione per le operazioni di spargimento delle ceneri. C’è anche una panchina, un’occasione di ricordo e riflessione». L’area offre la possibilità di poter scegliere fra la concessione di un ossario per il deposito delle urne cinerarie, un cinerario comune per la deposizione delle ceneri o l’affidamento ai familiari e quindi lo spargimento.


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