«In consiglio comunale guardavano Italia-Spagna»

Sacile, la denuncia di Rachele Toffoli, che era tra il pubblico a palazzo Ragazzoni. «Voglio risposte: quelli attaccati all’iPad incasseranno il gettone di presenza?»

SACILE. «La partita Italia-Spagna di Confederations Cup era più interessante di bilanci e tasse a carico dei sacilesi: alcuni consiglieri comunali erano piegati su smartphone e iPad».

Rachele Toffoli “scomunica” i consiglieri comunali distratti dalla “routine” della seduta consigliare, di lunedì scorso. Non ha perso una battuta dell’ordine del giorno: sui carichi di spesa dei sacilesi gravati di tasse, a palazzo Ragazzoni. «Soliti giri di valzer nella seduta – Toffoli era attenta tra il pubblico nel salone degli imperatori –. Tra il via vai dei consiglieri che entrano e escono: a proprio piacere come fosse un salotto».

Li ha richiamati nel dopopartita: la bacchettata è quella civica, dice. «Massimo interesse da parte di alcuni consiglieri per la partita di calcio, vista dai telefonini e iPad, poi commentata – conferma la scena Toffoli –. Perfino a gruppetti. Ma è più interessante una partita di calcio oppure i problemi della nostra città? Quello che non capisco, inoltre, è il premio pro-capite del gettone di presenza».

Il gettone vale 50 euro. «Mi chiedo – incalza e vuole risposte – perché mai si dia il gettone di presenza indipendentemente dalla presenza di quattro i cinque ore di consiglio, oppure di un’ora. Ci sono consiglieri che se la squagliano, annoiati e altri che entrano alle ore piccole. A tutti, lo stesso valore: danaro pubblico. Perché questo accade?».

Lo show non è piacito. «La rappresentanza della società civile offre un’immagine deprimente – Toffoli vorrebbe più partecipazione attiva al dibattito democratico e la responsabilità quando si chiedono sacrifici in tasse ai cittadini -. Annoiati e lontani da ogni partecipazione che non fosse con il proprio cellulare o social-network, buona parte dei nostri rappresentanti amministratori. Sembra l’immagine del declino inarrestabile della città e della sua classe politica, segnata dall’ossessione dell’ apparire. Pura espressione di un localismo soffocante: un’esperienza imbarazzante».

Era assente l’ex sindaco Roberto Cappuzzo che aveva chiesto e non ottenuto, lo slittamento del consiglio. «In passato abbiamo canzonato sul blog dei Cittadini per Sacile il comportamento singolare e poco attento di alcuni consiglieri sacilesi – conferma gli atteggiamenti Cappuzzo –. Ci dispiace, quando la distrazione avviene nel consesso in cui si trattano i problemi e temi forti della nostra città. Capita di osservare gente impegnata in altre cose, oppure che si allontana in sala a fianco. In alcune occasioni, il presidente Toffoli ha richiamato i consiglieri».

Quattro ore sono pesanti, dal tramonto a notte: tanti non reggono. Le zoomate impietose di qualche reporter e cameramen nell’emiciclo del parlamento romano, hanno colto in fase di pennichella le star della politica nazionale (pure il Cavaliere quando era di presidente del Consiglio). Oppure, quelle distratte sul tablet a messaggiare e linkare siti web, senza cura per il dibattito parlamentare. Cose che capitano, a Roma.

«A Sacile dispiace vedere il calo dell’attenzione di alcuni consiglieri, quando altri prendono la parola – conferma Cappuzzo –. È vero che altri, i ritardatari, arrivano in assemblea alle 22».

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