In Friuli 15 Comuni hanno aumentato l’aliquota base, ma non sempre si paga la differenza
Non tutte le prime case sono state esentate dall’Imu. Nei Comuni di Artegna, Buja, Cassacco, Flaibano, Magnano in Riviera, Mereto di Tomba, Pocenia, Ragogna, Rive d’Arcano, San Vito al Torre, Savogna, Talmassons, Tarcento, Treppo Grande e Villa Vicentina, potrebbe scattare la cosiddetta mini Imu.
Il condizionale è d’obbligo perché se i Comuni oltre ad aumentare la percentuale Imu sulla prima casa hanno aumentato pure le esenzioni e per questo mantengono invariato, rispetto all’anno precedente, il gettito Imu, la mini Imu non è stata applicata. Fa scuola il Comune di Talmassons dove pure avendo applicato sulla prima casa il 4,4 per mille, i contribuenti non pagano la differenza tra il 4 e il 4,4 per mille. Anche in questo caso però regna la confusione perché alcune amministrazioni avevano tempo fino allo scorso 30 novembre per approvare il piano delle aliquote. Le delibere relative alle decisioni assunte a poche ore dalla scadenza sono state pubblicate fuori tempo utile per consentire ai Caf di conteggiare l’Imu nel modo corretto. Da qui l’invito a verificare i bollettini ricevuti e a comunicare eventuali variazioni per versare le eventuali differenze a gennaio visto che le sanzioni sono davvero minime.
Nonostante l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, la gestione dell’intera operazione resta complicata ecco perché tutti auspicano che per i versamenti futuri le norme vengano corrette.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto