In Friuli Lega primo partito, il centrodestra conquista tutti i collegi: Serracchiani per un soffio in Parlamento - Gli eletti

A scrutinio concluso, con 1.369 sezioni scrutinate su 1.369, al Senato plurinominale la Lega supera il 25% delle preferenze. Secondo partito il M5s con circa il 24%, terzo il Pd a circa 20%. Serracchiani: per il Pd e il centro-sinistra una lezione durissima. Situazione simile anche alla Camera. Il centrodestra prende tutti i candidati ai collegi uninominali: Ciriani e Stabile al Senato: Tondo, Pettarin, Gava, Savino, Moschioni
Giornalisti nella sala stampa della Lega in va Bellerio a Milano, 4 marzo 2018. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Giornalisti nella sala stampa della Lega in va Bellerio a Milano, 4 marzo 2018. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

UDINE. In Friuli Venezia Giulia il centrodestra supera il 43% dei voti con la Lega Nord che traina la coalizione, tallonata dal Movimento 5 Stelle. In terza posizione il Partito democratico.

Per Debora Serracchiani, che è riuscita a entrare in Parlamento per un soffio, il responso delle urne ha decretato una lezione durissima per il Pd e il centro-sinistra. E il presidente della Lega Nord Massimiliano Fedriga con un tweet festeggia la vittoria.



"Una sconfitta chiara e netta, non ci aspettavamo un risultato del genere. Ma sulle regionali la partita è diversa", è il commento di Antonella Grim, segretaria regionale del Pd ospite a Buongiorno Regione del TG3.

LA PATTUGLIA DI SENATORI E DEPUTATI DEL FVG

Tutti i collegi uninominali sono stati assegnati al centrodestra: al Senato vincono Laura Stabile (collegio Trieste-Gorizia), battendo l'ex governatore Riccardo Illy, e Luca Ciriani (collegio Udine-Pordenone). Alla Camera gli eletti sono Renzo Tondo (Trieste), dove ha battuto Debora Serracchiani, Sandra Savino (Codroipo), Guido Pettarin (Gorizia), Vannia Gava (Pordenone), Daniele Moschioni (Udine).
 


La situazione al Senato

Ecco i risultati che si riferiscono alla circoscrizione del Friuli Venezia Giulia per il Senato: su 1.369 sezioni scrutinate (su un totale di 1.369), la Lega è in testa con il 27,70% di preferenze, tallonata dal Movimento 5 stelle con il 24% e seguita dal Pd con il 23,91%.

A seguire, Forza Italia (11,94%), Fratelli d'Italia (5,49%), +Europa (3,08%), Liberi e Uguali (2,92%), Casapound Italia (1,18%), Potere al popolo (0,76%), Noi con l'Italia-Udc (1,02%), Il popolo della famiglia (0,73%).
 

In coda: Europa insieme (0,44%), Italia agli italiani (0,50%), Patto per l'autonomia (0,73%), Partito valore umano (0,37%), Civica popolare Lorenzin (0,37%), Lista del popolo (0,14%), Siamo (0,21%), Per una Sinistra rivoluzionaria (0,24%), Rinascimento Mir (0,08%).

**LA SITUAZIONE NEI COLLEGI UNINOMINALI AL SENATO (DEFINITIVI 571 sezioni su 571)**

 

Trieste:
Laura Stabile (centrodestra), 100.096 voti - 39,4%
Riccardo Illy (centrosinistra), 67.267 voti - 26,4%
Pietro Neglie (M5s), 65.796 voti - 25,9%
Serena Pellegrino (Leu), 8.538 voti - 3,3%

Udine: Luca Ciriani (centrodestra), 181.546 voti - 46,5%
Maria Chiara Santoro (M5s), 90.455 voti - 23,21%
Isabella De Monte (centrosinistra), 86.673 voti - 22,24%
Federico Cazorzi (Leu), 10.277 voti - 2,63%

Il primo voto dei millennials tra dubbi e incertezze: "La politica? Distante da noi"
20090606-FIRENZE-POL- ELEZIONI: POCA GENTE IN SEGGI PER EUROPEE E AMMINISTRATIVE. Preparazione delle schede elettorali in un seggio a Firenze oggi 6 giugno 2009. Poca gente ai seggi dopo l'apertura in Sicilia dove si vota per le Europee e in 38 comuni anche per il rinnovo di sindaci e consigli. Il caldo e la giornata di sole invitano più alle spiagge che alla cabina elettorale almeno per ora...ANSA/MAURIZIO DEGL' INNOCENTI/DC

 

La situazione alla Camera

Alla Camera i dati definitivi con 1.369 sezioni scrutinate. Comanda la Lega con 26,37%, seguita dal M5s con il 24,57 per cento, dal Partito democratico che si attesta al 23,05% e da Forza Italia con il 10,87%.

A seguire Fratelli d'Italia (5,40%), +Europa (3,33%), Liberi e Uguali (3,07%), Casapound Italia (1,26%), Potere al popolo (0,83%), Noi con l'Italia-Udc (1,19%), Il popolo della famiglia (0,68%).
 

In coda: Europa insieme (0,48%), Italia agli italiani (0,82%), Patto per l'autonomia (0,86%), Partito valore umano (0,41%), Civica popolare Lorenzin (0,41%), Lista del popolo (0,11%), Siamo (0,20%), Per una Sinistra rivoluzionaria (0,26%), Rinascimento Mir (0,10%), 10 volte meglio (0,26%), Blocco nazionale per le libertà (0,08%)
 

**LA SITUAZIONE NEI COLLEGI UNINOMINALI ALLA CAMERA (DEFINITIVO, 297 SEZIONI SU 297)**

Codroipo:
Sandra Savino (centrodestra), 61.861 voti - 47,9%
Aulo Cimenti (M5s), 29.351 - 22,7%
Silvana Cremaschi (centrosinistra), 26.257 voti - 20,3%
Carlo Pegorer (Leu), 3.392 voti - 2,6%

Trieste:   Renzo Tondo (centrodestra), 44.998 voti - 38,2%
Vincenzo Zoccano (M5s), 30.499 voti - 25,9%
Debora Serracchiani (centrosinistra), 30.368 - 25,8%
Fabio Omero (Leu), 4.776 voti - 4%


Gorizia: Guido Pettarin (centrodestra), 42.495 voti - 37,13%
Sabrina De Carlo (M5s), 32.308 voti - 28,23%
Giorgio Brandolin (centrosinistra), 26.530 - 24,93%
Paolo Vizentin (Leu), 4.860 voti - 4,24%

Udine: Daniele Moschioni (centrodestra), 66.327 voti - 43,4%
Domenico Balzani (M5s), 36.590 voti - 24%
Francesco Martines (centrosinistra), 35.417 voti - 23,2%
Chiara Casasola (Leu), 4.750 voti - 3,1%

Pordenone: Vannia Gava (centrodestra), 76.687 voti - 46,2%
Giovanna Scottà (M5s), 38.397 voti - 22,6%
Giorgio Zanin (centrosinistra), 36.033 voti - 21,7%
Velia Cassan (Leu), 3.971 voti - 2,4%
 

L'affluenza. Affluenza sopra la media nazionale in Friuli Venezia Giulia secondo le rilevazioni delle 23, a seggi chiusi, diffuse dal Viminale. In Italia la percentuale è stata del 73,22% (nel 2013 era stata del 75,115), in regione del 76,19% (cinque anni fa 77,13%).


 

Questo il dettaglio dei capoluoghi: a Udine si è recato alle urne il 75,17% degli aventi diritto al voto (nel 2013 era stato il 77,84%). A Pordenone il 76,46% (80,68%), a Gorizia il 73,90 per cento (76,37%). A Trieste il 70,46% (72,75%).

Elezioni 2018, il Pd vede i dati e trema, Forza Italia non festeggia: esulta il M5s - I commenti in Fvg
La sala stampa della sede del Pd, Roma, 4 marzo 2018. ANSA/ETTORE FERRARI

«È stata una lezione durissima che mette il Pd e tutto il centrosinistra di fronte a interrogativi decisivi e direi vitali». È la riflessione di Debora Serracchiani all'indomani delle elezioni per il rinnovo del Parlamento, in cui era candidata al secondo posto nella lista del Pd al collegio plurinominale della Camera in Friuli Venezia Giulia, mentre ancora attende che si precisi il quadro dei dati, il cui assetto definitivo può far scattare o no il secondo eletto.

Per Serracchiani, «l'identità riformista e i risultati di governo non bastano più a intercettare milioni di persone e non riescono a rispondere ai loro bisogni. In tempi di incertezza e di paura, per loro non siamo stati un punto di riferimento. Da questa sconfitta bisogna ricostruire un'identità, una missione e un rapporto - conclude - con interi strati di popolazione».

"Grazie Friuli Venezia Giulia! Ora scriviamo insieme il futuro". Arriva alle 3.16 il tweet di Massimiliano Fedriga, presidente del gruppo Lega Nord in regione. Il Carroccio in regione traina la coalizione di centrodestra e apre nuovi scenari per le regionali del 29 aprile.



"Una sconfitta chiara e netta, non ci aspettavamo un risultato del genere. Ma sulle regionali la partita è diversa", è il commento di
Antonella Grim
, ospite a Buongiorno Regione del TG3. La segretaria regionale ammette la sconfitta dei dem in regione che si attestano come terzo partito. "Vorrei comunque ringraziare tutti per il lavoro fatto, una campagna elettorale portata avanti con il cuore con la mente realizzata con grandi dimensioni. Ora c'è bisogno di lavorare per ripartire, soprattutto da casa nostra, per ricostruire i ponti, le alleanze e  ritrovare i valori che ci legano soprattutto in questa regione", ha aggiunto Grim.

Il primo voto dei millennials tra dubbi e incertezze: "La politica? Distante da noi"
20090606-FIRENZE-POL- ELEZIONI: POCA GENTE IN SEGGI PER EUROPEE E AMMINISTRATIVE. Preparazione delle schede elettorali in un seggio a Firenze oggi 6 giugno 2009. Poca gente ai seggi dopo l'apertura in Sicilia dove si vota per le Europee e in 38 comuni anche per il rinnovo di sindaci e consigli. Il caldo e la giornata di sole invitano più alle spiagge che alla cabina elettorale almeno per ora...ANSA/MAURIZIO DEGL' INNOCENTI/DC


Ospite al programma Rai anche Carlo Pegorer. Per il candidato Leu i risultati sono stati "sotto le previsioni".

Appoggio a M5S? «Noi saremo all’opposizione, noi siamo alternativi al M5S. Se avrà i numeri per governare, governi». Così il capogruppo dei deputati Pd, Ettore Rosato, ha commentato i primi exit poll. E ha aggiunto: «Posto che noi abbiamo perso le elezioni, non ci sono tanti giri di parole, noi ci auguriamo che il governo faccia le cose migliori possibili».
 

«Torno ufficialmente in Senato, anche se in realtà non l'ho mai lasciato, coprendo l'incarico di responsabile federale per l'Istruzione, uno dei settori in cui la Lega ha deciso di investire negli ultimi anni. Certo dall'esterno non era semplice, ma c'è da sempre grande sintonia con il segretario Matteo Salvini».
 

È il commento, a caldo dopo le prime proiezioni, di Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega e candidato nell'uninominale al Senato in Fvg.

Le analisi del voto e gli approfondimenti


LE ANALISI DEL VOTO

- Nel 2013 una regione "tripolare", ma il Porcellum spinse la sinistra

C'è da dire che in quasi tutti i seggi si sono registrate molte code dovute alle procedure richieste alla luce della nuova legge elettorale.



PER SAPERNE DI PIU':


A livello nazionale

M5S e Lega si contendono il governo. Crollo Pd, Renzi si dimette
Il candidato premier del M5s Luigi di Maio con Alessandro di Battista nella sede del comitato elettorale del M5s in una foto tratta dal profilo facebook di Di Battista. ++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++


 

 

Argomenti:elezioni 2018

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto