In Friuli per ridare il sorriso alle donne sfregiate dall’acido
Preparati all’ospedale 3 medici e 4 infermiere pakistani L’assessore Telesca: progetti come questo abbattono i muri
Aveva 14 anni Nasreen quando un uomo più vecchio di lei, che la voleva in sposa, le cancellò il volto con l’acido, reagendo a un rifiuto. Tre anni di interventi all’ospedale di Udine le hanno ridato il sorriso e l’identità perduta. Come lei, altre 130 ragazze pakistane sono state operate dai medici friulani di Smileagain Fvg in più di 13 anni di attività.
Negli ultimi mesi tre dottori e quattro infermiere pakistani sono stati preparati al Santa Maria della Misericordia per ridare un volto e una dignità a tante ragazze acidificate. E altri professionisti affronteranno lo stesso percorso di formazione a partire da settembre per garantire personale adeguato al più grande Centro ustioni del Pakistan, eretto anche grazie allo sforzo dei friulani e di Smileagain Fvg.
La cerimonia di consegna dei diplomi di perfezionamento si è tenuta ieri in ospedale per i dottori Muhammad Naveed Shahzad, premiato dal professor Pier Camillo Parodi, Muhammad Bibal Saeed dal professor Massimo Robiony e Mirza Arif Baig dal dottor Nicola Collini. È poi toccato all’infermiera coordinatrice Arianna Cecchetto consegnare il diploma alle nurses Zakia Mahmood e Amna Rahim, a Cristiana Macor per Khursheed Bibi e a Laura Guerra per Shahzana Majeed.
Tutti loro hanno frequentato il training di chirurgia plastica ricostruttiva per curare donne sfregiate con l’acido, un percorso che si è snodato fra Udine e Cividale e che fa parte di un più grande progetto seguito da Smileagain Fvg in collaborazione con il ministero degli Esteri.
«Questo momento – ha sottolineato il direttore generale dell’Asuiud Mauro Delendi – è il completamento di un percorso formativo importante organizzato da Smileagain, Ministero e Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, con il supporto della Regione».
«La nostra avventura è iniziata nel 2003 – ha esordito il presidente di Smileagain Giuseppe Losasso – quando siamo partiti per il Pakistan e abbiamo scoperto una realtà drammatica».
Le équipe di medici e di specializzandi, da allora, hanno cominciato a fare la spola fra il Friuli e il Pakistan per operare queste ragazze, due delle quali sono state ricoverate per lungo tempo a Udine. Poi è nata l’idea di creare un Centro ustioni a Multan nel Punjab.
Risultati di cui l’assessore regionale alla salute Mara Sandra Telesca si è detta orgogliosa in quanto frutto di «un progetto che permette di abbattere muri, di avviare una cooperazione fra Paesi molto diversi e aiutare le donne, favorendo il cambiamento». «L’acidificazione – ha osservato la presidente del Comitato unico di garanzia dell’università di Udine Renata Kodilja – è la cancellazione dell’identità, una morte civile che in Pakistan è identificata come un delitto d’onore». Fortunatamente, una legge varata dal governo di Islamabad oggi la riconosce come un crimine punibile con una pena che va da 7 anni di detenzione all’ergastolo.
E d’ora in poi, grazie anche alla sensibilità dei medici friulani, al Centro ustioni di Multan, che metterà due sale operatori e una decina di posti letto a disposizione di Smileagain, ci saranno medici e infermiere capaci di ridare il sorriso alle ragazze che lo avevano perso.
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