In Friuli tamponi rapidi nelle farmacie: ecco quanto costeranno, dove si potranno fare e a partire da quando

UDINE. Manca soltanto la firma, ma ormai c’è l’intesa per eseguire i tamponi rapidi nelle farmacie del Friuli Venezia Giulia. La Regione e i rappresentanti delle circa 400 farmacie del Fvg hanno chiuso giovedì 28 gennaio l’accordo. Martedì sarà ratificato con la stipula del protocollo. I cittadini avranno così a disposizione una scelta in più per sottoporsi ai tamponi – pagando al massimo 26 euro – , mentre la sanità pubblica potrà allargare il numero di test monitorando più in profondità l’emergenza Covid. L’adesione delle farmacie sarà su base volontaria.
«Si è trattato di un lavoro, quello svolto assieme ai rappresentanti di categoria, che ha richiesto particolari approfondimenti legati agli aspetti relativi alla sicurezza e alla contemporanea ricerca di condizioni tali di rendere il servizio erogabile da un significativo numero di farmacie del territorio regionale, auspicando che rispondano all’appello in special modo quelle delle aree più decentrate» ha sottolineato l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi dopo l’incontro in videoconferenza con i rappresentanti regionali di Federfarma e di Assofarm-Farmacieunite.
In tanti si rivolgono ai privati per il tampone: quanto costa e quali sono le strutture convenzionate in Fvg
Nel dettaglio, come ha specificato il vicegovernatore, «per eseguire il test bisognerà non avere i sintomi del Covid (febbre superiore a 37,5°, mal di gola, dolori articolari, tosse e perdita di gusto e olfatto), né essere stati in contatto stretto nelle precedenti 48 ore con un congiunto o con un collega di lavoro risultato positivo al virus.
L’appuntamento dovrà essere richiesto direttamente alla farmacia prescelta. L’esame sarà eseguito con la tecnica del tampone nasale o rinofaringeo e – a differenza del test molecolare – il risultato sarà disponibile dopo una trentina di minuti. La comunicazione dell’esito, oltre che al diretto interessato, sarà trasmessa al dipartimento di prevenzione competente. Il costo massimo dell’esame è stato fissato a 26 euro.
Nel caso venisse rilevata la positività al Covid, alla persona interessata sarà raccomandato di tornare al proprio domicilio isolandosi da eventuali conviventi e, nel caso insorga una sintomatologia grave, di contattare il medico curante».
«Ringrazio i rappresentanti di categoria della collaborazione – ha concluso Riccardi – e dello spirito di servizio che hanno dimostrato in un momento di emergenza nel quale la sinergia tra pubblico e privato può rivelarsi un elemento di forza contro la pandemia».
«Siamo molto soddisfatti – commenta il presidente regionale di Federfarma Luca Degrassi – : la Regione ha tenuto in giusta considerazione la nostra disponibilità a eseguire i test rapidi. Spero che aderiscano all’iniziativa anche le farmacie che si trovano nelle aree più periferiche della regione perché il nostro obiettivo è proprio quello di fornire a tutti i cittadini un servizio così importante».
IL VADEMECUM
Doppi turni, gruppi e rotazioni: così riparte la scuola superiore, tutto quello che c'è da sapere
«Ora – prosegue – ci dovremo attrezzare non solo per garantire sicurezza durante le operazioni di prelievo, che saranno eseguite da operatori sanitari autorizzati, ma anche per far partire una specifica piattaforma che consenta la trasmissione dei dati all’autorità sanitaria, visto che il tracciamento è fondamentale nella lotta al virus. Per fare tutto ciò ci serve qualche settimana. Credo che entro la fine di febbraio saremo in grado di partire».
«È bene che la Regione abbia trovato un accordo con i farmacisti – ha commentato ieri la consigliera regionale dei Cittadini Simona Liguori – . Dopo Veneto ed Emilia Romagna anche il Friuli Venezia Giulia può contare dunque su un ulteriore rafforzamento della lotta ai contagi. Un’opportunità che avevamo chiesto alla Giunta regionale di verificare e di cogliere già nel dicembre scorso».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto