«In fumo un pezzo di storia del nostro paese»

Zoppola, l'incendio alla Volentieri & Pellenc. Stupore tra i residenti e preoccupazione per i lavoratori. Un elogio al lavoro dei pompieri

ZOPPOLA. L’aria è ancora densa di un odore acre, che provoca una sensazione di fastidio alla gola. Le fiamme si sono alzate alte, a rischiare la notte, dalla Volentieri Pellenc.

Sono le 9.30, sul piazzale della fabbrica di macchinari agricoli ci sono ancora vigili del fuoco, il proprietario dell’edificio e qualcuno dei dieci dipendenti. Poco più in là, fuori dal cancello, quattro donne parlano tra loro.

Abitano vicino all’azienda, sono state tra le prime ad accorrere e hanno seguito a lungo le operazioni di spegnimento dell’incendio.

«L’allarme l’ha lanciato una guardia giurata – racconta una delle quattro – Per fortuna che è passata, altrimenti chissà cosa sarebbe successo». Un’altra ha lo sguardo triste.

«Anche se le proprietà sono cambiate nel corso degli anni questa fabbrica è un pezzo di storia del nostro paese – dice – È stata aperta negli anni Ottanta, ci lavorano ragazzi della zona. Speriamo che l’attività possa riprendere il prima possibile».

C’è chi fa notare come il lavoro dei pompieri sia stato eccezionale. «Sono stati incredibili – osserva un’altra delle quattro donne – Hanno lavorato tutta la notte. Le fiamme erano altissime, non so fino a dov’è stato possibile vederle. Non avevo mai visto niente di simile».

Poco distante dal gruppetto di donne ci sono alcuni anziani. Osservano il fabbricato consumato dal fuoco, parlano tra loro. C'è anche chi, a bordo di un’auto o di un furgone, percorre la strada retrostante il capannone per vedere quello che le fiamme sono state capaci di fare. Sul retro si trova un mezzo dei vigili del fuoco: due pompieri si riposano, dopo l'estenuante lavoro notturno.

La sede legale della Volentieri-Pellenc è nel comune di Zoppola, la fabbrica si trova a cavallo col territorio di San Lorenzo di Arzene. Dal piccolo centro, l'altra notte, sono stati in molti ad accorrere per vedere quello che stava accadendo: stupore e preoccupazione i sentimenti prevalenti.

Ora, la speranza degli abitanti è che il lavoro possa riprendere il prima possibile. «Quella fabbrica – dice non senza emozione una donna – è un pezzo importante della nostra storia».

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